"Darò il massimo per il Cagliari"
Nenè si presentaIl benvenuto gliel'ha dato il mitico Andrea Arrica, indimenticato dirigente del Cagliari dello scudetto. "E' il secondo Nenè che gioca nel Cagliari, l'altro portò fortuna perchè vincemmo lo scudetto. Anche l'altro aveva iniziato la sua carriera nel Santos. Spero che questo Nenè ci porti altrettanta fortuna, bel gioco e molti gol".Miguel Anderson Da Silva "Nenè", nuovo acquisto rossoblu, non fa promesse di numero di gol, ma garantisce "massimo impegno per farne il più possibile per il bene della squadra". La volontà e la determinazione sono nel suo patrimonio tecnico. Aggiungiamoci un buon fiuto del gol, abilità nel gioco aereo e un tiro forte e preciso con entrambi i piedi, anche se è essenzialmente destro. Le sue caratteristiche sono quelle della prima punta, ma a seconda dei casi può districarsi anche agendo più arretrato, da secondo attaccante. Non è una torre statica, al contrario ama muoversi per creare spazi e cercare la soluzione migliore per cercare la porta.
"Sono felice di essere qui - ha esordito durante la presentazione alla stampa - Devo ringraziare il Presidente Cellino per lo sforzo economico fatto per portarmi al Cagliari. Ora spetta a me saper ripagare questa fiducia sul campo".
Quella del Cagliari è stata l'unica offerta vera arrivata sul tavolo del Presidente del Nacional Madeira. "C'erano delle voci riguardo al Benfica, ma niente di concreto. Della mia nuova squadra non conosco molto, se non che è un club blasonato, che nel '70 ha vinto il campionato".
Non teme le trappole della Serie A, il torneo se non più bello, più difficile al mondo. "Si diceva fosse duro anche il campionato portoghese, invece piano piano mi sono adattato e ho fatto bene. Sono sicuro accadrà lo stesso pure al Cagliari, mi integrerò con l'aiuto dei compagni". L'idolo è Ronaldo, e non potrebbe essere diversamente, ma ammira molto Kakà come persona. Con l'asso appena trasferito al Real Madrid, condivide la profonda religiosità. "Sono un atleta di Cristo, quando segno il mio primo pensiero è un ringraziamento a Dio, poi alla famiglia e ai compagni di squadra. Se sono arrivato al calcio europeo, lo devo a Dio. Giocavo nel Cruzeiro, non ero titolare, andammo in Portogallo per giocare delle partite amichevoli. In una di queste segnai tre gol, e mi notò l'allenatore del Nacional Madeira".
Adesso la nuova avventura in Italia. Con Jeda formerà una coppia d'attacco tutta brasiliana. "Avverto la responsabilità, so che dovrò sostituire un giocatore come Acquafresca che qui a Cagliari ha segnato molti gol. Il mio sogno di approdare in un campionato europeo si è già realizzato. Mi piacerebbe arrivare in Nazionale, e lo posso fare solo dando il massimo per la mia squadra di club".
Porterà la maglia numero 18. "E' il mio portafortuna, la indossavo fin dai tempi del Cruzeiro". Intanto una curiosità: è nato il 28 luglio, lo stesso giorno del Presidente Cellino. I segni di buon augurio cominciano ad essere tanti...
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