Renard le Rouge |
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| Ho modificato il paragrafo dell' Assemblea costituente nella voce della Rivoluzione russa: CITAZIONE A partire dal 12 novembre 1917, nel pieno dell'insurrezione bolscevica, fu convocata l'elezione per l'Assemblea Costituente mediante una legge elettorale definita dal precedente, ormai deposto, Governo Provvisorio di Kerenskij, primo ministro ad interim. Ad essa si presentarono quattro differenti liste; in ordine: bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari (Kerenskij). Le elezioni si svolsero a suffragio universale, ma ciò non evitò un forte astensionismo che provocò una esigua partecipazione alle stesse: i voti risultarono inferiori al 50% degli aventi diritto. Nell'esito prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%. La rilevanza politica dei socialisti rivoluzionari va ricercata nel loro pieno controllo dei soviet dei contadini nelle campagne che si stavano andavano formando negli ultimi mesi. I bolscevichi raggiunsero invece nelle grandi città ed al fronte (in comitati militari rivoluzionari) risultati fino al 40%, mentre si consolidò la loro fiducia nel soviet di Pietroburgo (di cui presidente fu Trockij, menscevico, poi bolscevico dal luglio 1917) raggiungendo picchi di consenso fino al 60%. Dei 715 deputati eletti all'assemblea 370 erano socialisti rivoluzionari, 175 bolscevichi, 40 socialisti rivoluzionari di sinistra (corrente di sinistra fuoriuscita dai socialisti rivoluzionari), 16 menscevichi , 17 cadetti. Il 5 gennaio 1918 si ufficializzò in via definitiva l'apertura dell'Assemblea. Intanto la corrente politica dei socialisti rivoluzionari di sinistra decise di unirsi ai bolscevichi, scelta che portò alla unione tra il Comitato esecutivo dei Soviet contadini (socialista rivoluzionara di sinistra) e il Comitato esecutivo dei Soviet degli operai e dei soldati (bolscevico), dando vita a quello che viene conosciuto come Comitato esecutivo centrale panrusso (VCIK). Nella prima seduta (lo stesso 5 gennaio) l'Assemblea costituente fu proclamata autorità suprema di tutta Russia, non riconoscendo il potere dei soviet dei lavoratori (operai, contadini e soldati). I bolscevichi e i socialisti rivoluzionari di sinistra chiesero all'assemblea di ratificare tutti gli atti e i decreti emessi dai Commissari del Popolo (bolscevichi) riguardo il decreto sulla terra per la distribuzione delle terre ai contadini, l'apertura immediata di trattative per una pace con i paesi belligeranti, la completa separazione tra stato e chiesa, l'introduzione del matrimonio civile con uguali diritti per entrambi i coniugi, il libero divorzio, totale parità di diritti della donna rispetto all'uomo, l'introduzione della giornata lavorativa di otto ore, l'abbattimente delle differenze di trattamento fra soldati e ufficiali nell'esercito, le nazionalizzazioni dell'economia e della finanza. L'area di destra dell'assemblea (Partito cadetto e parte dei menscevichi) e persino i socialisti rivoluzionari rifiutarono la richiesta ed in segno di protesta bolscevichi e socialisti rivoluzionari abbandonarono l'aula. Il 7 gennaio Jacov Sverdlov, presidente del Comitato Esecutivo centrale panrusso (VCIK) decretò lo scioglimento dell'Assemblea costituente, e come alternativa ad esso furono convocati il III Congresso panrusso dei deputati operai e soldati e il III Congresso panrusso dei deputati contadini che, unificati, approvarono il pieno scioglimento dell'Assemblea costituente e la Ovviamente l'ho modificata interamente perchè le fesserie non erano poche. http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_russa#L.27Assemblea_Costituente
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