GAP, morti e sepolti dopo l'euforia iniziale?

è proprio questo il thing che volevo sollevare.

Il prc, come suo solito, fa campagne scadenziste, non elabora progetti politico-sociali che diano risultati nel tempo.
Quando naque il P*S le maggiori critiche che sollevai furono proprio sul metodo "di gestione" dell'intera baracca (che appariva troppo legata ad un area del partito) e sopratutto sulla confusione di tipo "assistenzialista" che potevano generare certe pratiche se disgiunte da un organizzazione che proponesse dei modelli di economia alternativi.
Piu che "l'alleanza di classe coi produttori" (che suona tanto di neocorporativismo), io avrei creato una rete di produttori legati o vicini al partito.
Cooperative di compagni (da non confondersi con le coop "rosse"), che producano/distribuiscano beni di consumo di prima necessità seguendo dei criteri di sostenibilità economica e ambientale, che spezzino la catena della grande distribuzione.

Non critico l'esperienza del Gap in se, piuttosto quella del P*S e di come è stato utilizzato dai piani alti del Prc.






Si è sfavata del Prc e questo si è capito visto che siete usciti, ma non pensavo che il progetto Sherwood-Aurora fosse in stand by. Mi manca qualche passaggio mi sa....poi mi spieghi in pvt

manca la forza e la cultura di trasformare un banchetto di merda, in una struttura (o rete) organizzata e seria che trasformi l'economia informale in economia socialista, il lavoro volontario in lavoro produttivo e in fine poi forse l'assistenza in auto-organizzazione.

Per l'appunto.

manca la cultura della rete, dell'innovazione, dello sviluppo, della cooperazione ecc ecc. una qualsivoglia visione strategica.
a volte mi stupisco come le generazioni più vecchie dei compagni siano riuscite ad arrivare fino ad oggi.

questo si riflette nei gap perchè se non crei una rete forte, ma soprattutto se non sei capace utilizzare mezzi moderni e innovativi ti troverai sempre a fare i conti con foglio e penna e a portare il pane con la carretta e i nemici ti passano avanti e ti sputano contro vento.

Dico la mia, pur avendo meno esperienza. Fintanto che non verranno delineati con chiarezza gli obiettivi ed i vari concetti chiave (autorganizzazione popolare, alleanza di classe con i produttori ecc.) i GAP non potranno svilupparsi e andare oltre il semplice volontariato. Nel mio quartiere grazie a dio vanno ancora avanti, ma sono più un mezzo per aiutare i lavoratori in difficoltà e pensionati (che comunque non fa mai male) che per scardinare la crisi, e questo perchè non sono arrivate linee guida chiare da seguire.

da me và molto bene.Viene fatto con cadenza regolare ogni 15 giorni e di volta in volta cè sempre piu gente.indubbiamente per gestirlo servono sacrifici ma devo dire che il tutto viene ricompensato dal grande afflusso di persone(,e perchè no,anche dal successo politico avuto nel territorio del circolo,oltre a quello regionale

da noi va bene il GAP e abbiamo aperto anche una sede fissa. di sicuro c' è una difficoltà nel trasformare il tutto in conenso politico, però credo sia un lavoro lungo. l' attività in se va benissimo.
a livello di distribuzione c' abbiamo di tutto, compresa frutta e verdura fresca.