CITAZIONE (Soviet*Honour @ 21/5/2010, 22:53)
Per l'appunto. Quel "violento, repressivo, autoritario, clericale" non rappresenta una critica autonoma, o chissà cosa, è semplicemente la voce delle forze occidentali, che dimostrano di non comprendere i contesti storici e geografici. A parte che è molto più "repressiva" la politica occidentale, e la pena di morte c'è anche nei paesi "civili", stesso vale per autoritario e per clericale (basta pensare al nostro paese). Il punto è che questo discorso mi aspetterei di farlo in risposta a giornalisti di Repubblica, della Stampa, o anche di Liberazione. Tutti impregnati di una visioone e cultura totalmente occidentale e di un'arrogante concezione che deriva dall'erigere prepotentemente il NOSTRO modello, come modello "normale" e naturalmente giusto.
Non stai negando i miei quattro aggettivi qualificativi, e negli Stati Uniti la pena di morte non si usa contro dei manifestanti, almeno non di solito (poi c'è Guantanamo e siamo d'accordo).
Comunque se devo giudicare io, è ovvio che ho un mio modello: allora il Dalai Lama è da rispettare perché, essendo tibetano, governava a suo tempo con un proprio modello? Sta fava, se permetti, a me sta sul culo e governava di merda e in maniera ingiusta, come lo Zar o i nazionalisti cinesi.
...o in questo caso, visto che i nemici degli ayatollah sono americani e non comunisti, non posso giudicare perché sono di un altro continente e di un altro modello?
Il tono non vuol essere aggressivo, checché se ne dica