CITAZIONE
non capisco questa difficoltà a esprimere solidarietà ad un paese minacciato, i comunisti nella loro storia hanno sempre difeso l'indipendenza dei popoli, nel '35 i comunisti italiani partirono in etiopia sostenere l'indipendenza di quel paese, non mi pare che il negus fosse un fior di progressista...
Innanzitutto dimentichi che gli imperialisti nell'esempio da te citato, erano i bontemponi nostrani, in secundis nessuno intende minimamente negare la "solidarietà al paese minacciato".
Ben altro è appiattirsi su posizioni tipiche del rossobrunismo del genere "o si sta con gli ayatollah o con la cia."
E' un atteggiamento sbagliato e giustificazionista nei confronti di uno stato conservatore, teocratico, e dalle mire altrettanto espansionistiche nella regione mediorientale.
mi spiace non si possono mettere nello stesso calderone con l'etichetta di "resistenti" indistintamente venezuela chavista, iran, cuba, farc, cina, talebani, mujaheddin e via dicendo...
senza contare che:
a) come detto da lepontico non abbiamo la facoltà di influenzare alcunchè nella politica estera usa
b) sostenere a spada tratta l'Iran come modello bellissimo, giusto e demmogratico, è una battaglia persa in partenza (oltre che una palese menzogna), perdipiù con un opinione pubblica schiacciata sulle considerazioni filo imperialiste della stampa internazionale.
già fatichiamo, come incidenza sull'opinione pubblica, a difendere le ragioni di Cuba o del Venezuela, figuriamoci gli ayatollah della legge coranica, indifendibili per qualsiasi italiano medio!
il nostro operato dovrebbe concentrarsi esclusivamente sulla denuncia delle ingerenze Usa, della loro politica estera doppiopesista, della loro dottrina politica guerrafondaia da esportazione della democrazia.
Altro che fare l'apologia della rivoluzione isalmica...
Edited by RUDE*BWAY - 24/5/2010, 02:17