Manifestazione anti Iran

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RUDE*BWAY
view post Posted on 23/5/2010, 21:33




CITAZIONE
Ps. Io tutta questa sicurezza nel dire che quello iraniano è un governo "di merda" e ingiusto, non la condivido affatto.

io vorrei vedervi a tutti quanti fare 6 mesi 1 anno di "erasmus" in Iran cosi che poi possiate riferirci quant'è bbbbbello, e quanto sono progressisti gli ayatollah.
in confronto cuba è un paese socialdemocratico.
 
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Soviet*Honour
view post Posted on 23/5/2010, 21:57




Se vivessi in Iran l'ultima cosa a preoccuparmi sarebbe il progresso e la libertà, considerato che rischierei di ritrovarmi truppe straniere in casa da un momento all'altro.
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 23/5/2010, 22:12




ma perchè continui a travisare le mie parole.
nessuno vuole sottrarsi a testimoniare l'ingerenza usa nella regione, nè tantomeno minimizzare il rischio di un conflitto bellico che rischierebbe di mettere il paese tra i tentacoli dell'impero.
tra questo e atteggiarsi a ultrà dei Guardiani della Rivoluzione c'è una differenza colossale.
 
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LokiTorino
view post Posted on 23/5/2010, 22:49




Mi pare evidente che una delle caratteristiche salienti del sinistrume sia quella di non riuscire a cogliere la profonda differenza che intercorre tre i momenti di tensione e quelli di rilassamento.
La necessità di fare sempre dei distinguo, quando non dei "distinguo ai distinguo" è proprio una caratteristica tipica del sinistrismo.
"Noi di sinistra siamo troppo avanti, abbiamo capito tutto: né con gli USA né con i brutti islamici repressivi".

E via con gli esempi più a cazzo: dal Dalai Porco Lama al Brasile.
Peccato che il Brasile di Lula non abbia le atomiche israeliane puntate contro o una discussione pressurizzata all'ONU su un blocco economico in pieno stile cubano.
Purtroppo quando i tempi si approssimano, l'ora dei distinguo, delle sottigliezze accademiche, evaporano. Al loro posto rimangono solo due campi di battaglia: o con gli imperialisti o con i resistenti.
Tertium non datur.

E come al solito il saltafossismo di sinistra, quello che non si smentisce davvero mai, quello che parte dal "né aderire né sabotare", passando per l'assoluto silenzio sulla Serbia di Milosevic per finire in Cecenia e mille altri teatri di guerra, è sempre lo stesso: gli snob che dal divano pontificano sul governo baubau iraniano mentre quelli a breve forse riceveranno le bombe al fosforo in testa.

Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 23/5/2010, 23:52




CITAZIONE
non capisco questa difficoltà a esprimere solidarietà ad un paese minacciato, i comunisti nella loro storia hanno sempre difeso l'indipendenza dei popoli, nel '35 i comunisti italiani partirono in etiopia sostenere l'indipendenza di quel paese, non mi pare che il negus fosse un fior di progressista...

Innanzitutto dimentichi che gli imperialisti nell'esempio da te citato, erano i bontemponi nostrani, in secundis nessuno intende minimamente negare la "solidarietà al paese minacciato".
Ben altro è appiattirsi su posizioni tipiche del rossobrunismo del genere "o si sta con gli ayatollah o con la cia."

E' un atteggiamento sbagliato e giustificazionista nei confronti di uno stato conservatore, teocratico, e dalle mire altrettanto espansionistiche nella regione mediorientale.
mi spiace non si possono mettere nello stesso calderone con l'etichetta di "resistenti" indistintamente venezuela chavista, iran, cuba, farc, cina, talebani, mujaheddin e via dicendo...

senza contare che:
a) come detto da lepontico non abbiamo la facoltà di influenzare alcunchè nella politica estera usa
b) sostenere a spada tratta l'Iran come modello bellissimo, giusto e demmogratico, è una battaglia persa in partenza (oltre che una palese menzogna), perdipiù con un opinione pubblica schiacciata sulle considerazioni filo imperialiste della stampa internazionale.
già fatichiamo, come incidenza sull'opinione pubblica, a difendere le ragioni di Cuba o del Venezuela, figuriamoci gli ayatollah della legge coranica, indifendibili per qualsiasi italiano medio!
il nostro operato dovrebbe concentrarsi esclusivamente sulla denuncia delle ingerenze Usa, della loro politica estera doppiopesista, della loro dottrina politica guerrafondaia da esportazione della democrazia.
Altro che fare l'apologia della rivoluzione isalmica...

Edited by RUDE*BWAY - 24/5/2010, 02:17
 
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view post Posted on 23/5/2010, 23:59

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CITAZIONE (LokiTorino @ 23/5/2010, 23:49)
Purtroppo quando i tempi si approssimano, l'ora dei distinguo, delle sottigliezze accademiche, evaporano. Al loro posto rimangono solo due campi di battaglia: o con gli imperialisti o con i resistenti.
Tertium non datur.

sarebbe solo da dimostrare che i tempi si approssimino. Io del pericolo atomico iraniano ne sento parlare da prima dell'11 settembre, eppure prima dell'Iran si sono colpiti l'Afghanistan, l'Iraq (che per un terzo oggi è controllato dai servi di Teheran, tanto per dire quanto sono ostili USa e Iran).
Quanto alla stronzata, o con gli imperialisti o coi resistenti, facciamo un esempio pratico: nella prima guerra mondiale, quando governi di sinistra (per quanto si voglia allargare a dismisura il significato di sinistra anche includendoci governi che di sinistra non hanno niente ma hanno solo il "merito" di essere sotto tiro degli USA, come il regime iraniano, quello che sterminò i compagni del Tudeh) non ce n'erano, chi erano i resistenti?
 
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*CriSS*
view post Posted on 24/5/2010, 00:24




CITAZIONE (amaryllide @ 24/5/2010, 00:59)
facciamo un esempio pratico: nella prima guerra mondiale

ahahahahhaahahahah
 
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LokiTorino
view post Posted on 24/5/2010, 07:29




CITAZIONE (amaryllide @ 24/5/2010, 00:59)
Quanto alla stronzata, o con gli imperialisti o coi resistenti, facciamo un esempio pratico: nella prima guerra mondiale, quando governi di sinistra (per quanto si voglia allargare a dismisura il significato di sinistra anche includendoci governi che di sinistra non hanno niente ma hanno solo il "merito" di essere sotto tiro degli USA, come il regime iraniano, quello che sterminò i compagni del Tudeh) non ce n'erano, chi erano i resistenti?

Troppo difficile constatare la smisurata differenza tra conflitti inter-imperialistici (prima guerra mondiale) a guerre di aggressione imperialista (Iraq, Afghanistan, Vietnam, Serbia, etc.)?

Ci arrivano pure quelli di Lotta Comunista.
 
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paterfamilias
view post Posted on 24/5/2010, 08:26




Se è lo stesso che frequenta i newsgroup mi pare inutile starci a perdere tempo.
 
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Galois
view post Posted on 24/5/2010, 08:27




CITAZIONE (Lepontico @ 21/5/2010, 17:42)
Questo non è realismo.

Realismo è anche saper individuare le effettive sponde geopolitiche con le quali - nel contesto storico attuale - occorre fare fronte comune per combattere l'imperialismo e restituire agli stati la propria sovranità nazionale.
 
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paterfamilias
view post Posted on 24/5/2010, 08:35




QUOTE (Galois @ 24/5/2010, 09:27)
Realismo è anche saper individuare le effettive sponde geopolitiche con le quali - nel contesto storico attuale - occorre fare fronte comune per combattere l'imperialismo e restituire agli stati la propria sovranità nazionale.

infatti è puro e semplice buon senso per un antimperialista nel 2010.
Lo riconosco anche io che antimperialista non sono, ma accarezzo l'idea della piena sovranità nazionale.
Domanda: andrebbe bene una piena sovranità nazionale garantita da una dittatura (civile o militare) di destra, che porti all'abolizione dei diritti di libertà e sociali?
A me personalmente no. Mi rendo conto che il mio è un punto di vista eurocentrico, ma io sono proprio questo. Un europeo. Quindi il discorso fila col terzo mondo, ma in concreto per l'Europa?
Dico la mia. La sovranità nazionale garantitami con la stazza dell'Italia mi interessa poco. La sovranità nazionale europea potrebbe interessarmi già di più.
 
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Lepontico
view post Posted on 24/5/2010, 11:16




CITAZIONE (Galois @ 24/5/2010, 09:27)
CITAZIONE (Lepontico @ 21/5/2010, 17:42)
Questo non è realismo.

Realismo è anche saper individuare le effettive sponde geopolitiche con le quali - nel contesto storico attuale - occorre fare fronte comune per combattere l'imperialismo e restituire agli stati la propria sovranità nazionale.

Questo è un altro discorso. La questione era la tendenza a ridurre ogni riflessione sull'Iran tra iperfiloteocratici o in opposizione agenti dell'imperialismo. E' questa tendenza a non essere realista.
Noi difendiamo il diritto del popolo iraniano alla propria autodeterminazione e sovranità nazionale ed è nostro compito denunciare le politiche imperialiste, quello che possiamo fare è informare e sensibilizzare, agire sull'opinione pubblica ecc.
Tutto questo non esclude la possibilità di continuare ad analizzare una situazione per quello che è. Difendere l'autodeterminazione di un popolo non ha mai significato difendere indiscriminatamente ogni suo assetto politico o governo. L'esempio del Brasile o dell'Argentina o della Russia non è, Loki, un esempio nel merito della questione iraniana, ma una questione di METODO. Difendere l'indipendenza di quei popoli non significa approvare e sostenere (come poi??) ogni singolo aspetto della loro politica interna. L'importante è che ogni analisi o critica per essere credibile tenga conto del singolo contesto e delle reali possibilità.
Detto ciò, lo ripeto ancora, il ruolo dei nostri discorsi ha un valore pari a zero come influenza sulle questioni iraniane, a meno che non si voglia continuare il gioco di ruolo dei piccoli strateghi antimperialisti.
 
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LokiTorino
view post Posted on 24/5/2010, 11:28




il problema non è di mera azione, visto che contiamo zero.
Il fatto è interno alla sinistra che si autorappresenta in una certa maniera.

Una questione, come al solito, di immaginari.

Se c'è gente, in mezzo ad una crisi mondiale e una possibile guerra in arrivo, che si organizza per andare a rompere le palle ad un'ambasciata vuole dire che sta sinistra è all'ammazzacaffè.
 
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Nick 81
view post Posted on 24/5/2010, 12:11




CITAZIONE (Lepontico @ 24/5/2010, 12:16)
Noi difendiamo il diritto del popolo iraniano alla propria autodeterminazione e sovranità nazionale ed è nostro compito denunciare le politiche imperialiste

Perfetto.. perché bisogna aggiungere altro?
Io non capisco che interesse abbiano i comunisti italiani a criticare in questo momento la politica interna dell'Iran.
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 24/5/2010, 14:15




per contro non ha senso nemmeno mettersi ad osannare i guardiani della rivoluzione ed un conservatore come Amahdinejad.
limitiamoci a denunciare l'aggressione Usa, senza scadere nel tifo da stadio.

Curioso cmq, vedere il doppiopesismo circa i modelli di vita islamici:
vi scagliate contro i burqua, le moschee, il ramadam, se questi possono portare anche solo un minimo scompiglio al vostro quieto vivere "occidentale", ma siete pronti a legittimare la sharia pur di mostrarvi supporters dell'Iran antimperialista...
 
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45 replies since 21/5/2010, 08:35   427 views
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