Odio di classe in tempi di crisi

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RUDE*BWAY
view post Posted on 22/7/2010, 11:03 by: RUDE*BWAY




La Fiat scrive ai dipendenti in Abruzzo
"Troppe malattie alla Sevel, attenti"

http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/...attenti-2188880

Dopo il caso Pomigliano, il gruppo Fiat contesta le troppe assenze per malattia anche ai dipendenti dello stabilimento Sevel in Val di Sangro, dove si producono i furgoni Ducato. Lettera a venti operai: troppi certificati medici nel primo semestre del 2010. I sindacati insorgono
di Alberto Savelli
ATESSA. La Fiat a caccia di assenteisti, veri o presunti, non solo a Pomigliano ma anche in Abruzzo, nella Val di Sangro. La Sevel, azienda del gruppo torinese che produce i furgoni Ducato, contesta ai lavoratori le troppe assenze per malattia. La Fiom-Cgil attacca l'azienda e parla proprio di "effetto Pomigliano". Sono una ventina finora i casi, registrati dalla Fiom, di lavoratori ai quali la direzione ha inviato una lettera di richiamo per rilevare ipotesi di assenteismo anomalo durante il primo semestre 2010. Ma, a detta del sindacato delle tute blu della Cgil, i casi sarebbero assai più numerosi.

A scatenare la protesta è soprattutto la parte conclusiva della lettera, in cui la Sevel afferma che «perdurando una discontinuità nella prestazione lavorativa, l'azienda si riserva ulteriori e più approfondite valutazioni e decisioni in merito alla prosecuzione del rapporto di lavoro».

Per Marco Di Rocco, segretario provinciale della Fiom, si tratta di «atti di vera intimidazione nei confronti dei lavoratori, con i quali si minaccia il licenziamento». La lettera è stata inviata a dipendenti che hanno accumulato picchi di assenze per malattia.

«Dalla documentazione inviataci e in nostro possesso, rileviamo che a consuntivo del primo semestre 2010 Ella ha accumulato nel corso dell'attività lavorativa presso la nostra azienda un rilevante numero di giorni di assenza», scrive la Sevel. La direzione non contesta la validità dei certificati medici nè la legittimità delle assenze, ma ritiene «che tale situazione non può non avere rilevanti riflessi sulla continuità della prestazione lavorativa».

Ma per Di Rocco l'affermazione della direzione Sevel rappresenta «un fatto grave e inaudito, perché colpisce operai che hanno seri problemi di salute». Ma soprattutto secondo la Fiom la missiva è la chiara dimostrazione «dell'inizio della Pomiglianizzazione della Sevel». Secondo la Fiom, insomma, si appresterebbe ad usare nello stabilimento di Atessa gli stessi metodi autorizzati con l'accordo di Pomigliano d'Arco, usando la mano pesante con chi si assenta dal lavoro, ma senza tener conto delle reali cause. «La Fiat oltretutto con questo gesto offende l'onestà di 6200 lavoratori», sostiene Di Rocco. La Fiom annuncia battaglia. Raccoglierà tutte le lettere spedite alle maestranze e le rispedirà al mittente.
 
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15 replies since 28/5/2010, 13:28   380 views
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