| Eccomi. Prendo dunque atto del fatto che da queste rivolte possa scoccare la scintilla del nuovo socialismo. Attendo trepidante, nella speranza che l'alba della rivoluzione possa infondere nuovo vigore ai miei pensieri intorpiditi.
A parte gli scherzi: -babeuf, non mi sognerei mai di considerare Gramsci anti-nazionale, e per dirla tutta non capisco dove tu possa aver estrapolato parti della MIA discussione in cui si evince ciò. Insomma, stai cercando dall'inizio di mettermi in bocca parole e pensieri che non mi appartengono. Ottimo, ne prendo atto. Per quanto riguarda il blocco a cui ti riferisci, penso che attualmente la definizione che calza meglio possa essere la manzoniana "sfruttatori vs. Sfruttati", che permette molto meglio di inquadrare un quadro mooooolto composito, che va ben oltre le classiche composizioni di classe. In un assetto simile risulta assai più semplice ridefinire il quadro attuale, partendo dal quadro geopolitico per arrivare alla composizione locale. Per dirla tutta, i maggiori paesi non allineati, fra i quali prendo ad esempio quelli sudamericani, hanno appunto usato la riappropriazione della propria sovranità nazionale per ricostruire quel collante forte fra le classi subalterne che servisse da spinta per l'azione politica. Se esistesse una forza politica cosciente, capace di mettersi di traverso in un momento storico come questo, sarei il primo ad essere entusiasta di tutto il quadro venutosi a creare. Nella realtà dei fatti, se voi stessi dite che bisogna accontentarsi di ciò che si ha, significa che siete pronti ad affrontare una guerra di retrovia, necessaria finchè si vuole, ma sempre di difesa.
Adesso vi faccio un esempio:3 anni fa il prezzo della benzina schizzò alle stelle, i consumatori si lamentarono e dopo poco il costo tornò su livelli di guardia, salvo salire di centesimo in centesimo ogni giorno nell'indifferenza generale. Rapportiamolo alla politica:oggi il governo porta avanti delle politiche antisociali, il popolo si ribella violentemente costringendolo (ipotesi) ad un dietrofront, salvo poi reinserire tutta la normativa, pezzo per pezzo, nei prossimi due anni. Questa è la tecnica, perchè il problema non sta a valle, ma a monte, ovvero in tutto un blocco di imposizioni dettate dall'entità sovranazionale chiamata UE (per semplificare la cosa). Cosa significa tutto ciò? Che, ok, bene il riot, ma se non avviene una presa di coscienza collettiva tutto ciò sarà neve al sole nel giro di brevissimo tempo.
-capitano dyce:complimenti, non me lo aspettavo da te, un applauso!
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