CITAZIONE (amaryllide @ 19/9/2009, 19:26)
Ai piddini continua a rendere eccome, a noi non ha mai reso...
Perchè per gran parte dei comunisti italiani, e parlo degli elettori, "comunismo" era un qualcosa che andava comunque declinato nella pratica politica legata alle loro dirette condizioni di vita. In primo luogo sul lavoro, sui diritti, sui salari... e da lì si collegava a quella "cultura" che dal Partito legava tutti i militanti, i simpatizzanti, le loro famiglie. Cultura che partiva dal mondo del lavoro, e da questo riusciva a sensibilizzare anche su altri temi: la politica estera, l'ambiente, eccetera.
Per far questo non basta avere delle (sterili?) parole d'ordine, ma bisogna incidere (o provarci) nella lotta e nell'agire politico-economico. Il PCI ci risuciva, il PDS meno, ma manteneva comunque un forte legame con le vecchie sezioni, ed è riuscito a mantenerle legate nel corso della "transizione", proprio perchè continuava ad essere visto come "utile".
Rifondazione, tranne forse i primissimi vagiti, è sempre stata altro, molto più legata (almeno nell'immaginario collettivo) ai movimenti, agli studenti... molto più "vecchia DP" che "vecchio PCI". Io in quegli anni forse mi avvicinai proprio per quello, ma è (anche) per quello che non si è mai instaurato un forte legame con i vecchi militanti comunisti.
Per quello che da tempo credo alla necessità di superare a tutti gli effetti il PRC, perchè trovo che sia difficile ormai mutare il modo in cui esso viene percepito. Non dimentichiamoci che un tempo era diverso: la poltica si faceva di persona, coi comizi, i volantini, i giornali. Era forse più semplice parlare direttamente all'elettore, e convincerlo dei propri programmi. Ora i media hanno stravolto questo schema. Puoi avvicinare la massaia col pane sociale, ma alla sera già non saprà più chi glielo ha venduto (perchè non ne trova traccia nei tg, nei programmi tv, nei giornali, ecc). Con questo non dico che non vada fatto: se sono attività perseguite al fine di rendersi utili, va benissimo. Ma ai fini di "propaganda politica" temo che servano ormai a poco. Chi può votare il PRC, oggi? I vecchi comunsiti continuano a vederlo estraneo, e sono più propensi a seguire la deriva piddina. Gli "intellettuali" di area trovano più utili le battaglie dipetriste. Il movimento è in pieno riflusso. I pochi militanti che hanno ancora voglia di impegnarsi in prima persona, sono divisi come non mai in mille gruppi e partiti. Gli operai? Dopo anni in cui la "coscienza di classe" è stata abbandonata e dispersa, non esistono più. E non dico che non esistono più gli operai (anzi), ma che non agiscono (politicamente) in quanto tali.
Noi continuiamo pure a fare convegni sul post-femminismo, o a scannarci sull'ingresso in segreteria della "mozione due" al posto di qualche "trozchista".
E poi stupiamoci se la vecchia famiglia che votava Berlinguier e girava con l'Unità in tasca, ora non segue noi...
Non ci sono spazi per un Partito Comunista oggi? Forse, ma di certo sono più che per dieci Zombi Comunisti (o peggio ancora post, ex, simil, eccetera)...