Posts written by Pegli

Io quoto catartica


E poi si ricomincia, da zero, con chi ci sta.

Scusami, ma non sono daccordo: già siamo in pochi, ci manca solo di respingere chi si avvicina...

E poi non mi sembra che la linea del PRC, oggi, sia contro il movimento, l'ecologismo, il femminismo, ecc. Sarà la tua idea del partito (e io la rispetto, e in parte la condivido), ma non quella del partito.

Io ho sempre imputato agli anni del bertinottismo l'appiattimento verso quelle tematiche, tanto che ormai gli operai al solo sentire parlare di Rifondazione ci schifano, pensando che noi siamo quelli dei dico, del tibet, del movimento, di Luxuria, ecc. Questo è grave, perchè i temi sociali dovrebbero essere prioritari, e da noi sono scomparsi (mediaticamente, non dico fossero del tutto assenti).

Detto questo, io non ho problemi a definirmi ecologista (sono animalista e vegetariano, fai te), ma non ho mai pensato di farne una priorità nella lotta politica in quanto comunista.
Non ho assolutamente nulla contro il femminismo (e anche qui so che in molti storceranno le orecchie), nè contro le battaglie degli omosessuali (che mi toccano molto da vicino: mio cugino è gay e ora vive a Londra, perchè il clima in famiglia e nel quartiere gli era divenuto insopportabile; così come mia cognata, che di fatica ne fa ancora di più in quanto è disoccupata da anni).
Sono anche sbattezzato e iscritto all'UAAR, molto sensibile alle battaglie per la laicità, certo più del segretatio valdese o dell'ex ospite di Monte Athos. Ma sono e restano due attività separate. Nel partito ci sono credenti, nell'UAAR ci sono non comunisti.

Se trovo compagni che si battono per queste cose non li caccio (anzi, sono anch'io uno di loro). Ma il Partito Comunista che vorrei non è, e non dovrà essere, un partito che si occupa (solo) di queste cose. Spero di essermi spiegato, perchè Alice e Rude sono assolutamente contrapposti (però abbasate i toni, dai) e io... mi sento in parte d'accordo con entrambi!!!

Al primo prete di qualsivoglia rito che vedessi su questa televisione, giuro che andrei alla ricerca di tutti i ripetitori in stile Feltrinelli!!!!

In parte è vero... ma resisterà alle spinte centrifughe?

I Verdi mi sembrano molto tentati dalla via autonoma in stile europeo... e nel frattempo nei loro confronti sono forti le sirene dei Radicali. Che magari potrebbero anche risuonare per i socialisti, in una riedizione della "rosa nel pugno".
Fava e Vendola parlano di autonomia, ma intanto guardano dritti al PD... dove in molti spingono verso di loro (avete visto il sondaggio di repubblica?).

Insomma... che anche domani ci sia una "SeL" in grado di egemonizzare la politica alla sinistra del PD, è tutto da vedere. (E' tutto da vedere se ci sarà ancora un PD, peraltro).

Beh, non mi aspettavo diversamente, peraltro... ma che dovremmo fare? Scioglierci?

Io credo ancora nel progetto di un Partito Comunista, unitario, che si possa aprire e scendere in campo nel dibattito politico italiano senza essere minoritario e autoreferenziale. Il che vuol dire dialogare con tutti, magari unirsi in "fronti comuni" con chi ci potrebbe stare (ma senza peredere la propria identità), in caso la legge elettorale dovesse costringerci, aprirsi a "cartelli" con altre forze... o amcora altre opzioni che potrebbero sorgere col tempo e a seconda degli interlocutori.

Ma sono tutte cose che si vedranno dopodomani.

Prima ci vuole il Partito, poi questo sarà capace sarà capace sarà capace (se lo scrivo più volte magari mi autoconvinco) di studiare le strategie più adeguate.

Se la strategia non é in grado di modificare alcunché nel corso dei processi obiettivi del movimento, invece qui quando si consideri l'aspetto cosciente del movimento, il campo di applicazione della strategia é vasto e multiforme, giacché essa, la strategia, può accelerare o rallentare il movimento, indirizzarlo per la via più breve o deviarlo sulla via più difficile e dolorosa, a seconda dei pregi o dei difetti della strategia stessa.

Lo scriveva un tizio coi baffi qualche anno fa. In qualcosa aveva visto davvero lungo (via difficile e dolorosa... rallentamenti... difetti.... hai voglia!! )

Edited by Pegli - 10/6/2009, 10:52

Cioè? Rifondazione - (trattino) Comunisti Italiani? Partito della Rifondazione dei Comunisti Italiani? Lista Anticapitalista e Comunista?

Io concordo sul fatto che non è su queste cose che bisogna arrovllarsi adesso... ma sinceramente non mi convince nessuna delle ipotesi di cui sopra (che sono quelle attuali, grosso modo). Vanno bene nel caso di un cartello elettorale, non di un partito nuovo (Nuovo! IMHO basta con la "rifondazione").
Partito Comunista. Senza la "I", senza lettere, trattini e soprattutto definizioni minoritaristiche (anticapitalista). Tra l'alro era quanto appariva sul simbolo elettorale fintanto che eravamo ancora tutti insieme.
Sul simbolo è ancor meno il caso di pensarci ora, ma più o meno ci siamo (bandiera, sfondo, stilizzazione... dai, sono dettagli, in fondo, che si possono aggiustare e aggiornare anche col tempo).

Guarda che nessuno sano di mente pensa che nome e simbolo siano sufficienti da soli a risolvere chissà quali problemi!

Io dico il contrario: che per quanto bene (e non sempre succede) si possa lavorare, l'immagine di "Rifondazione" è ormai deteriorata, così come è negativa quella di due partiti tutt'ora divisi. Poi magari lavorando davvero bene si potrebbe superare tutto... ma secondo me sarebbe più facile dando un segnale unitario e di rottua col (recente) passato.

MA questo non vuol dire che una volta riuniti, con un nome giusto e un logo accattivante... si possano dormire sogni tranquilli! Quelle son cose che non servono a *NULLA* senza i contenuti, ma sono cose che possono rendere più semplice farli emergere, questi contenuti (quando ci saranno...)

Sempre per stare in tema, evidentemente!
Serata di outing, questa!!

Mi stan facendo passare la voglia.

Ehm.... sarebbe??
Oggi non ci capisco più un ca22o!!!

Ottimo gesto, le dimissioni.

Ma se portano al mantenimento del PRC, magari pure con i vendoliani in maggioranza, e alla rinuncia del partito unico a favore di un "polo anticapitalista"... siamo esattamente all'opposto di quello che mi auguro.

Ma anzichè far dimettere i dirigenti... non potrebbero dimettersi tutti gli iscritti e lanciare, domani, il congresso unitario per il nuovo partito? Si parte tutti alla pari, non esistono "quote" PRC, PDICCI', PCL, SC, ex di qui, post di là.

Ah... se fosse così facile...

Esatto, è quello che dicevo io (e che mi sembra abbia posto Alice come elemento di discussione).


Messa così, sono assolutamente daccordo. Non vuol dire sottovalutare certe problematiche, nè che i compagni interessati non debbano portarle avanti. Il problema è quando diventano prioritarie nel Partito (che mediaticamente fa già fatica ad imporsi), tanto da essere riconosciute come il nostro unico terreno di battaglia.
Oggi gli operai votano Lega... anche perchè magari pensano che noi siamo il partito "di Luxuria" piuttosto che quello del Cipputi di turno. E questo è grave (ma credo che non facciano fatica a capirlo anche i compagni omosessuali: un partito comunista non credibile proprio tra la sua classe sociale di riferimento, è un partito comunista inutile. Per tutti).


Eh, già... in effetti mi sa che oggi "qualcosina" di cui discutere in effetti c'è...


Dai Alice, intervieni anche nelle altre discussioni: vedrai che nessuno ti manda in Siberia o nei campi di rieducazione!!

...


spero!

Anche per errori non da poco, come quello di puntare tutto il peso politico che avevavmo a seguito di un lusinghiero risultato elettorale per ottenere un'inutile poltrona da Presidente della camera e lanciare la battaglia sui Dico come prioritaria, rompendo i maroni alla coalizione (cosa anche non sbagliata in sè) praticamente il giorno dopo le elezioni.

Se anzichè bertnotti alla Camera avessimo chiesto due ministri "pesanti", magari sul piano sociale avremmo ottenuto di più... Chi può dirlo, ormai è fantascienza ucronica.

So che andiamo OT... ma mi potete spiegare in due parole due come mai si è scelto il nome "Partito Sociale" (e ricordo anche di aver visto uno stendardo in tal senso, peraltro bello)? Non richiama per nulla il Partito, e il rischio di confonderlo con i "socialisti" (quelli di Craxi, dico) mi sembra grosso. Poi magari ai banchetti le bandiere del partito ci sono anche, ma allora davvero la "visibilità" di queste iniziative è ristretta ai pochi che le hanno frequentate direttamente.

In alternativa, ci vorrebbe un Partito che si attiva (e molto) a far conoscere queste iniziative, a tal punto che il P*S diventa riconoscibile a chiunque come emanazione del Partito stesso... ma è palese che non è il nostro caso.

Qualunque iniziativa di base è utile se fa radicare i comunisti nel territorio... ma lo è immensamente di più se riesce a conquistare la massima visibilità possibile....

Ma te un "Front de gauche" tra un unico Partito Comunista e una (o più) formazioni di sinistra (che potrebbe essere SeL -se sopravvive- o anche altre aggregazioni) come lo vedresti? Sempre nell'ottica di "discutere" anche col PD, ovviamente senza avere eccessivi cedimenti nè tentennamenti "entristici"...