Una strada diversa

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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:10 by: domenicolosurdo




Per comprendere il restringimento, talvolta drammatico, della base sociale di consenso dei gruppi dirigenti scaturiti da grandi rivoluzioni, occorre tener presenti due fattori:

il ruolo dei nemici. Facciamo un esempio desunto dai giorni nostri. a) Non c’è dubbio che l’embargo e il blocco imposti a Cuba qualche risultato l’hanno conseguito: le difficoltà raddoppiate che incontra lo sviluppo dell’economia socialista creano inevitabilmente fasce di malcontento, tanto più che a soffiare sul fuoco c’è il potente apparato multimediale dell’imperialismo.

b) qualche risultato ha conseguito anche il terrorismo anticubano alimentato da Washington e da Miami. Le misure di difesa comportano inevitabilmente un indurimento della repressione, e questa diventa l’occasione per l’ideologia dominante (e anche per certi settori della «sinistra» e dello stesso PRC!) per gridare allo scandalo, per denunciare la «degenerazione» burocratica, autoritaria ecc.
2. Ovviamente non bisogna mai perdere di vista gli errori dei gruppi dirigenti. a) Talvolta questi errori sono in effetti il burocratismo, l’autoritarismo, la confusione tra contraddizioni in seno al popolo e contraddizioni antagonistiche, il«marxismo» volgare che liquida come puramente «formali» i diritti umani b) Talaltra gli errori sono di natura opposta: l’incapacità di far funzionare il sistema produttivo e di combattere l’anarchismo e il parassitismo sul luogo di lavoro. Come spiego nel mio libro, Deng Xiaping ha avuto il merito di combattere queste tendenze, prendendo realmente sul serio il principio marxista della retribuzione in base al lavoro erogato.
 
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1 replies since 19/5/2009, 04:44   233 views
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