Nuovo Immaginario, da costruire...

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/5/2010, 01:41

Member

Group:
Member
Posts:
853

Status:


CITAZIONE (rikycccp @ 2/5/2010, 00:04)
L'antiproibizionismo ha rotto onestamente rotto il cazzo, se si vuole creare un nuovo immaginario bisogna allontanarsi quanto più possibile dallo stereotipo del drogato sinistroide

se si vuole creare un nuovo immaginario bisogna anche impedire al ragazzo di Scampia di avere come modello il coetaneo che spacciando tira su migliaia di euro al mese, cosa che non succederebbe con l'antiproibizionismo, perchè tolta dall'illegalità la droga calerebbe a picco come valore, e diventerebbe per camorra and co solo una delle tanti fonti d'entrata, e non più la prevalente. L'antiproibizionismo è ipso facto anche antimafia, quindi quanto di più serio esista. Certo che se sei TU ad essere convinto che il drogato è un essere da tenere a debita distanza, e quindi a mille miglia dal partito, il problema nemmeno te lo poni...
 
Top
Lavrentij
view post Posted on 2/5/2010, 02:10




CITAZIONE (amaryllide @ 2/5/2010, 02:41)
se si vuole creare un nuovo immaginario bisogna anche impedire al ragazzo di Scampia di avere come modello il coetaneo che spacciando tira su migliaia di euro al mese, cosa che non succederebbe con l'antiproibizionismo, perchè tolta dall'illegalità la droga calerebbe a picco come valore, e diventerebbe per camorra and co solo una delle tanti fonti d'entrata, e non più la prevalente. L'antiproibizionismo è ipso facto anche antimafia, quindi quanto di più serio esista. Certo che se sei TU ad essere convinto che il drogato è un essere da tenere a debita distanza, e quindi a mille miglia dal partito, il problema nemmeno te lo poni...

il problema è: "avvicini" il drogato, perdi credibilità.
e lui poi continua comunque a non fare un cazzo perchè è un drogato.


vanno trovate soluzioni diverse:
siamo totalmente inadeguati alla fase, dobbiamo attrezzarci a rappresentare il maggior numero di persone possibili, bisogna staccarsi da quell'accozzaglia di minoranze del cazzo fatte di: drogati, animalisti, pedofili (Sansonetti voleva difender pure quelli!), assassini (e oltre ai pedofili pure la Franzoni), buddisti, hippie, parassiti e quant'altro.
sono pesi morti.
urge un'operazione credibilità non concimare ulteriormente il lebbrosario
 
Top
view post Posted on 2/5/2010, 04:53

Member

Group:
Member
Posts:
853

Status:


[QUOTE=Lavrentij,2/5/2010, 03:10]
il problema è: "avvicini" il drogato, perdi credibilità.
e lui poi continua comunque a non fare un cazzo perchè è un drogato.

ma sarebbe davvero da idioti pensare a quel problema esclusivamente in termini di voti di drogati da conquistare. Il problema trascende i voti dei drogati, è una questione sociale, a cui vanno date risposte sociali come quelle date appunto dai paesi in cui si sta abolendo de facto il proibizionismo. Voi continuate a menarla col compagno fattone, io parlo di militanti in giacca e cravatta che seppelliscono le idiozie demagogiche dei proibizionisiti con montagne di numeri che dimostrano oltre ogni dubbio che i veri alleati della mafia e pure degli spacciatori extracomunitari, e quindi i nemici dei nostri figli, sono loro. Voi partite dal presupposto, fallace, e impostovi da decenni di propaganda antidroga, che la droga è male e quindi devi essere contrario per forza. Io ribalto la prospettiva e dimostro che il male non è la droga in sè, ma il proibizionismo che rende male ciò che, se non avesse il fascino del proibito, non sarebbe un bene, ma non farebbe male a nessuno.
E' la stessa storia del proibizionismo contro l'alcool negli USA di inizio secolo, imposto dopo una campagna propagandistica così delirante che il governo decretò la proibizione dell'alcol addirittura come emendamento costituzionale! Cosa successe poi lo sanno tutti: gli americani continuavano a bere pagando 10 volte tanto un prodotto scadentissimo (perchè ovviamente chi va a controllare una distilleria clandestina, che è illegale di per sè?) che spesso e volentieri li ammazzava sul colpo coi veleni che conteneva. E Al Capone and co diventarono la prima azienda del paese.
Con la droga è la stessa cosa: togli il piacere perverso di fare una cosa illegale, e hai già eliminato il 90% dei consumatori. Togli ancora l'illegalità del commercio, e avrai la possibilità di controllare che chi vende legalmente roba non rifili merda tagliata male per aumentare i guadagni, come oggi succede spessissimo (e infatti se fate caso, le morti per droga vanno a ondate, e non perchè di colpo tutti i drogati si vogliono suicidare con un'overdose, ma perchè entra in commercio roba pessima, e ci rimangono secchi a decine). Il trucco è ribaltare il gioco e dimostrare che, al contrario di quanto viene fatto credere oggi per cui la repressione è la cosa più razionale da fare e il permissivismo la più stupida, è l'esatto contrario.
CITAZIONE
vanno trovate soluzioni diverse:
siamo totalmente inadeguati alla fase, dobbiamo attrezzarci a rappresentare il maggior numero di persone possibili, bisogna staccarsi da quell'accozzaglia di minoranze del cazzo fatte di: drogati, animalisti, pedofili (Sansonetti voleva difender pure quelli!), assassini (e oltre ai pedofili pure la Franzoni), buddisti, hippie, parassiti e quant'altro.
sono pesi morti.
urge un'operazione credibilità non concimare ulteriormente il lebbrosario

1) la credibilità si acquista dimostrando rispetto per TUTTI, e parlare di lebbrosario e parassiti dimostra che voi per primi questo rispetto non l'avete. E oggi per prendere i voti bisogna leccare il culo allo stordito che ha fatto fatica a finire le medie (PDC dixit, e lui le elezioni le stravince, per cui almeno su quel punto bisognerebbe solo imparare da Berlusconi), figuriamoci se vi potete permettere di cominciare il discorso dicendo dobbiamo rappresentare più persone possibili, e poi continuare facendo la lista degli esclusi. Non funziona così, proprio per niente. La maggioranza si ottiene anche prendendo i voti di tante minoranze, anche perchè NESSUN elettore è una cosa sola, le semplificazioni da trogloditi lasciatele fare ai leghisti.
2) se davvero credete che i partiti di sinistra siano scomparsi solo perchè Bertinotti difende i pesi morti, non avete capito proprio un bel niente della crisi della sinistra, ma di brutto.
Com'è, tanto per fare un esempio che dimostra come la vostra teoria sia fuori dal mondo, che i voti persi da Rifondazione non sono finiti tutti ai Comunisti Italiani, visto che loro da anni tengono a rimarcare la differenza dal "fru fru" Bertinotti continuando a usare le parole d'ordine del PCI di 30 anni fa? Semplice, perchè non è quello il motivo. Qual è? E' una domanda da un milione di dollari, e sicuramente Bertinotti che esalta i parassiti non è la risposta. ANzi, l'unica cosa che so di sicuro è che non c'è una risposta sola, ma più di una.
Io intanto metto sul tavolo alcuni dati di fatto inequivocabili, quale per esempio quello che il signor Veltroni (o chi lo manovra) ha fondato il PD e successivamente è voluto andare alle elezioni con l'UNICO obiettivo di fare fuori i partiti di sinistra il prima possibile. Questo è palese. Allora visto che da quando è stato sciolto il PCI e c'è il maggioritario, i partiti di sinistra possono prendere parlamentari (e quindi soldi per sopravvivere) solo se alleati col PDS e successori, e viceversa, senza alleanza sarebbero scomparsi dal parlamento già 15 anni fa. Questo è un dato di fatto incontestabile, e quindi non si può dare la colpa a Bertinotti se il PD ha deciso la svolta a destra senza ritorno. MA allora la domanda diventa: chi sono i poteri forti dietro il PD e perchè proprio adesso (cioè alla vigilia di una crisi economica che era imminente, checchè ne dica la stampa borghese che ha fatto finta di cadere dal pero quando è fallita Lehman Brothers) non vogliono più saperne nulla dei partiti di sinistra? Se non si risponde a questa domanda, possiamo discutere fino alla fine dei tempi su quali sono le categorie di cui cercare il voto, tanto il 90% delle persone si informa solo in tv, e lì non ci saremo per un altro secolo, e quindi anche con la miglior organizzazione e militanza possibile conteremo meno dei latrati razzisti della Lega.
 
Top
Soviet*Honour
view post Posted on 2/5/2010, 11:10




Che le droghe non siano un male, non è nemmeno relativo, poichè è provato scientificamente l'esatto contrario.
E, a prescindere, ciò che rende dipendente è pericoloso.

Per quanto riguarda il punto di vista politico: appoggiare il proibizionismo mi sembra eccessivo, anche perchè il proibizionismo non risolve il problema dei drogati, ma lo aggrava. Senza dubbio le droghe pesanti devono essere completamente smantellate, sono dannose, inibiscono, uccidono. D'altro canto l'antiproibizionismo è troppo strumentalizzato, ormai, da quella frangia da cui appunto vogliamo liberarci (hippie, street parade, etc.).
La soluzione sta, secondo me, nel prendere una posizione chiara: nessun incitamento allo "sfondarsi di canne", come spesso invece sento da militanti del partito e lo schieramento con lo stato nella proibizione, almeno, almeno, delle droghe pesanti.
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 2/5/2010, 12:08




CITAZIONE (rikycccp @ 2/5/2010, 00:04)
CITAZIONE (RUDE*BWAY @ 1/5/2010, 15:50)
Il proibizionismo tout court è da destrorsi.
Il "libertinismo" tout court è da decadenza sociale.
Purtroppo la questione droghe è un problema sociale che va affrontato senza troppo moralismo ma con le dovute cautele.
Sulle droghe leggere sono profondamente antiproibizionista all'esterno.
Soprattutto in chiave antimafia. E' ridicolo che lo stato consenta ad un 18enne di entrare in un supermarket, comprare una bottiglia di jack daniel's e sbronzarsi fino al coma etilico, e dall'altro lato costringere all'illegalità ed al finanziamento delle organizzazioni criminali attraverso il consumo di cannabis.
Depenalizzazione del consumo, dell'utilizzo farmaceutico e della coltivazione per uso personale.
All'interno sono per una netta separazione dei momenti di impegno e militanza rispetto quelli ricreativi/aggregativi. Lì per me vale la regola: ognuno si comporti secondo propria coscienza senza rompere i coglioni altrui sia che stai stonato di cannoni o bevuto di vinello rosso (gli ubriachi sono decisamente piu molesti e fastidiosi dei "fumati").
Sulle droghe pesanti sono tendenzialmente proibizionista severo, ma preso atto che il problema non è arginabile esclusivamente coi buoni propositi, mi ritengo abbastanza favorevole a delle campagne SERIAMENTE informative sui rischi connessi all'uso/abuso di droghe chimiche e pesanti, mirate alla riduzione del danno.

L'antiproibizionismo ha rotto onestamente rotto il cazzo, se si vuole creare un nuovo immaginario bisogna allontanarsi quanto più possibile dallo stereotipo del drogato sinistroide

Ricky, senza offesa, noto che ultimamente per te è tutto bianco o nero.
Il problema di fondo è che le droghe leggere sono un biznissi per le mafie e costringono alla tenaglia repressione/criminalità milioni di consumatori.
Il pugno di ferro verso queste ultime e tolleranza verso l'acool mi sembra abbastanza ipocrita.
Tra l'altro, avendo avuto a che fare per molti anni coi gruppi di operatori di strada, posso dirti tranquillamente che i consumatori di cannabis non rappresentano un emergenza sociale come gli alcolizzati o i tossici.
Tra "invitare la gente" a farsi le canne, e una politica di antiproibizionismo in chiave antimafia c'è un abisso.
A palermo come scampia, la delinquenza organizzata produce miliardi attraverso lo spaccio. E qui invece di affrontare il problema in maniera obiettiva si preferisce fare sloganismo facile.
Chiaramente non penso affatto che sia il tema prioritario da affrontare in questa fase, ma nemmeno uno scheletro da nascondere in soffitta.
Sono daccordo che bisogna smarcare l'antiproibizionismo dalle istanze radical freak, poi se per immaginario nuovo intendete un partito sicuritario e destrorso (no immigrati, no droghe, si a polizia a tutto spiano), beh non fa per me.
E per molti altri.

Edited by RUDE*BWAY - 2/5/2010, 13:29
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 2/5/2010, 12:33




CITAZIONE (amaryllide @ 2/5/2010, 02:41)
Certo che se sei TU ad essere convinto che il drogato è un essere da tenere a debita distanza, e quindi a mille miglia dal partito, il problema nemmeno te lo poni...

A me non interessa avvicinare i "drogati" (continuo a dire, chi fa i cannoni è forse piu drogato di chi si sbronza come un cammello?) interessa risolvere un problema sociale causato dalla condizione di illegalità di milioni di consumatori costretti all'illegalità e al finanziemento delle organizzazioni criminali.
I primi a volere che la cannabis resti illegale sono proprio i commercianti della mafia che ne traggono profitto.
Tranne che poi ad aver cazzi con gli sbirri sono quasi sempre i ragazzetti trovati con qualche grammo in piu.
 
Top
Soviet*Honour
view post Posted on 2/5/2010, 14:49




Su questo sono d'accordo. Ma un eventuale campagna antiproibizionista deve essere portata avanti sotto questa luce, ricordando comunque come le droghe possano rappresentare una piaga sociale. Una "campagna" come quella della street parade - per esempio -, utile solo ad una massa di frikkettoni per farsi le canne senza conseguenze, fa solo in modo che la gente si schieri necessariamente dalla parte opposta; e 'sti poracci ovviamente vengono affibbiati a noi, facendoci nuovamente perdere di credibilità (perchè come al solito non ce ne riusciamo a smarcare).

Per un "Nuovo immaginario" è assolutamente necessario smarcarsi da quei luoghi comuni che negli ultimi 20 anni ci hanno fatto calare a picco la credibilità.
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 2/5/2010, 15:10




ti quoto.
anche se sui modelli continuo a ripetere che bisogna distinguere dai momenti di militanza rispetto quelli ludico aggregativi.
Nella seconda ipotesi ci stanno pure le occasioni di svacco (entro certi limiti). In fondo se uno lavora 6 giorni su 7 e ritaglia anche lo spazio per l'impegno militante, avrà pur diritto di rivendicare qualche occasione di spensieratezza, che si tratti anche solo di ascoltare buona musica, bersi qualche birra di troppo o far su una canna senza paranoie.
Il problema è che a sinistra si è sempre campato di eccessi, estremizzando qualsiasi cosa.
La riposta non puo essere radicalizzare in senso opposto crendo un immaginario solo di incazzusi scacciafighe, ultra proibizionisti e sicuratari e via dicendo.
Per quello ci sono già altre formazioni che ricoprono sufficientemente questo ruolo
 
Top
Soviet*Honour
view post Posted on 2/5/2010, 18:37




Senza dubbio. Sinceramente se uno si fa una canna nel fine settimana non mi da nessun fastidio.
Certo che comunque vedere alle manifestazioni o, peggio ancora, a qualche riunione gente strafatta che non si regge in piedi infastidisce.
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 2/5/2010, 18:44




Ricordiamo sempre l'esempio degli antichi romani. PANE ET CIRCENSI
ad oggi c'è stato solo il circo.
 
Top
LokiTorino
view post Posted on 3/5/2010, 09:02




Vorrei precisare che sia il tema dell'analisi politica portato avanti da Amaryllide, sia la questione droghe, seppur interessanti, esulano da questo topic.
Chiedo agli admin se possibile di aprire dei thread ad hoc per non disperderle.

Sul tema droghe dico solo due cose veloci, giusto per puntualizzare alcune questioni che secondo me sono un attimino "fuori quota".
Droghe e immaginario non significa droghe e programma politico.
L'immaginario e il proprio programma politico sono due cose estremamente differenti.
Il programma politico è il "core" del nostro sistema operativo, l'immaginario è l'interfaccia con cui l'utente si relazione con il core. Quindi due oggetti differenti che funzionano in maniera differente.

Il tema delle droghe è un tema iper serio che non può esulare assolutamente dall'analisi politica di fase.
Sia dal punto di vista dello studio dei movimenti di capitali legati alla criminalità sia dal punto di vista, importantissimo, di analizzare come talune droghe siano esplose trasversalmente nella società in quanto vere e proprie risposte sociali all'emergenza di un sistema-lavoro sempre più aggressivo per le singole persone.
Spezzettare il tema droghe nelle sue mille sfaccettature è fondamentale per capire e orientarsi. Perché il kid che si sfonda di canne alle panchine la sera d'estate non parte dagli stessi presupposti del muratore rumeno che pippa tutti i giorni per farsi 14 ore di cantiere.

Tutto questo implica una visione seria e analitica del tema droghe per quanto riguarda la risposta politica a questa emergenza sociale.
Una risposta politica che non può esulare dall'antiproibizionismo delle droghe leggere e dall'incentivare l'autocoltivazione. Ma allo stesso tempo una risposta politica che leghi indissolubilmente condizione sociale del mondo del lavoro con l'utilizzo di cocaina, che si opponga a chi vorrebbe slegare il problema cocaina dalla condizione di alienazione progressiva sul lavoro e nel tempo libero.

Ma tutto questo è programma e analisi politica.
L'immaginario è altro.

L'immaginario lo si esplica attraverso alcuni passaggi simbolici. Ne cito alcuni.
1) I propri militanti. In un mondo di immagine, l'immagine del militante politico ha una valenza assolutamente prevalente. Per lo meno come primo impatto. Non possiamo fare finta di niente e giocare ai finti tonti premendo sul tasto del "ma noi siamo anticonformisti". No. Se vuoi raggiungere un blocco popolare, devi presentarti in maniera popolare. Anche se poi il popolo è composto da migliaia di sfaccettature e minoranze, il primo impatto deve essere più neutro possibile. Poi io sono assolutamente favorevole alla stratificazione simbolica in base alla parte di blocco sociale con cui ci si relaziona. Ma sul generale, l'impostazione del militante deve essere popolare. Quindi il militante si deve presentare come un soggetto del popolo e come il popolo intende per buon soggetto. Anche se è una generalizzazione pericolosa, personalmente sono disposto a rischiare.
Detto questo, l'utilizzo delle droghe per il militante deve essere divisa per utilizzo di droghe, quantità di droghe e momento di assunzione. Le droghe pesanti vanno evitate, per il semplice motivo che un cocainomane o un eroinomane è pericoloso per sé, per gli altri, poco attendibile e ricattabile dalle forze dell'ordine.
Le droghe leggere e l'alcool non sono problematici se: si assumono in momenti conviviali e non durante la militanza vera e propria; e se: non diventano un problema di dipendenza tale da pregiudicare la militanza.
E' improponibile (e credo che tutti siano d'accordo su questo) che un proprio militante faccia attività politica da ubriaco o da sballato.

2) il target giovanile con cui ci si relaziona.
Siccome di giovani ce ne sono di tutte le tipologie, l'ideale è sempre quello di stratificare la propria proposta in base al target di riferimento. Essere più marziali per chi ha un'impostazione sottoculturale più "militarizzata", essere progettuali per chi è interessato ad una serie di progetti specifici, essere un po' "riot" con il teppistello di quartiere, etc. etc.
Il mio grosso dubbio è tenere legati tutti questi aspetti con un collante unitario simbolico dialettico tra soggetti. Non so al momento come si possa fare.
Ma parliamo di droghe. Non credo che si possa fare una buona politica costruendo un immaginario aggregativo sulla droga. E questo è stato provato da molti centri sociali. E' un fatto. Per anni molti posti hanno costruito la propria "campagna di tesseramento" attraverso la promozione dell'uso di droga.
Se permettete questo non c'entra nulla con una politica seria antiproibizionista o con quello che si è scritto sopra. E' stato un escabotage di chi aveva una progettualità carente nei temi di trasformazione reale del paese (leggasi: lavoro, istruzione, stato sociale).
Questo scenario ha contribuito a creare degli stereotipi disastrosi per tutta la sinistra. Stereotipi da cui ci dobbiamo per forza emancipare per riacquisire credibilità in seno alla gente.

3) Le proprie iniziative.
Un soggetto politico si costruisce il proprio immaginario attraverso le proprie iniziative. L'iniziative di un ipotetico soggetto SXXI dovrebbero rientrare in una visione di utilità sociale misto a proposta politica (tradotto: partito sociale + ritorno economico + impianto strategico).
Se la propria proposta politica prevede l'antiproibizionismo non significa che si deve fare la giornata del raccolto, piuttosto si imposta un'attività di autoformazione sulle droghe leggere o sui danni di quelle pesanti.
Rimarco un punto per me fondamentale: la propria posizione politica sulla droga non presuppone delle modalità partecipative che ti devastano l'immaginario per ampissimi strati sociali. Si può e si deve creare momenti di aggregazione e formazione politica che non ti pregiudichino altri settori sociali.
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 3/5/2010, 10:15




ottimo, davvero.
condivido in toto.
 
Top
LokiTorino
view post Posted on 3/5/2010, 10:23




CITAZIONE (RUDE*BWAY @ 3/5/2010, 11:15)
ottimo, davvero.
condivido in toto.

lo so.

Sono il capo mica per altro.


ahahahahahahaha
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 3/5/2010, 10:28




quando non fai il provocatore sei capace di passaggi condivisibili.

ad ogni modo prima o poi ti propinerò un dolcetto alla mariagiovanna, e tutto sarà filmato e pubblicato su iutubbe.
 
Top
LokiTorino
view post Posted on 3/5/2010, 10:33




CITAZIONE (RUDE*BWAY @ 3/5/2010, 11:28)
quando non fai il provocatore sei capace di passaggi condivisibili.

ad ogni modo prima o poi ti propinerò un dolcetto alla mariagiovanna, e tutto sarà filmato e pubblicato su iutubbe.

non accetto dolcetti dagli sconosciuti
 
Top
82 replies since 18/2/2010, 17:30   1236 views
  Share