stalinlover |
|
| Gentilissimo professore, ho letto con profondo piacere il suo libro "Stalin:storia e critica di una leggenda nera". Finalmente, infatti, ho potuto leggere un testo che ponesse come condizione una critica che andasse aldilà della semplice valutazione politica, basandosi anzitutto sulle concatenazioni cause/effetti sia interni all'URSS che inseriti in un quadro geo-politico ben più ampio. Insomma, un'analisi completa e dettagliata, che nella storiografia sicuramente mancava.
Le successive polemiche, ahimè, mi sono parse invece sterili e fuorvianti. La domanda che le vorrei rivolgere, infatti, verte proprio sul fatto che ormai certa critica letteraria , pur di tagliare i ponti con il proprio passato politico,da un lato tende a marchiare come "maledetti" testi storiografici (che magari contengono verità scomode), dall'altro invece non solo condivide, ma addirittura sposa ANALISI POLITICHE ( ed è meglio ribadirlo) che nulla hanno a che vedere con la storia, se non per deformarla e riconsegnarla ai posteri completamente rifigurata.
In soldoni:è possibile che siamo caduti cosi' in basso? è possibile che veramente a sinistra cerchiamo la mutazione ad ogni costo?
|
| |