GC.. la farsa continua....

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RUDE*BWAY
view post Posted on 19/4/2010, 13:09




Autoedito su richiesta dell'admin alcune mie personali riflessioni sul ruolo di telescrivente dell'attuale coord.naz.


www.giovanicomunisti.it/wordpress/u...onflitto-2.html

Documento finale approvato dal Coordinamento nazionale delle/dei Giovani Comuniste/i

Le elezioni regionali ci consegnano una vittoria netta delle forze di destra. In particolare si afferma l’asse costituito da Berlusconi e Bossi, e cioè l’asse di forze più pericoloso sul piano democratico e più insofferente nei confronti dell’impianto costituzionale e dei suoi valori guida. Quel che è peggio, i dati elettorali indicano uno sfondamento della destra e della Lega Nord anche nelle regioni dell’Italia centro-settentrionale, tradizionalmente progressiste. È il segno di una corrosione lenta ma inesorabile di un’intera fase storica, quella iniziata nel secondo dopoguerra, segnata dall’egemonia di quei valori con i quali era stata combattuta e vinta la guerra di Liberazione dal nazifascismo.

Oggi siamo in piena «emergenza democratica», che si accompagna all’emergenza sociale, e cioè all’attacco da parte del governo e di Confindustria nei confronti delle maggiori conquiste del movimento operaio del secolo scorso. Tutto questo nel pieno di una crisi economica inedita che sta lasciando a casa decine di migliaia di lavoratori.

Ad eccezione del risultato delle liste Grillo (segno, insieme all’astensionismo ben oltre il livello di guardia, dello sfondamento di un populismo antipolitico e reazionario che è avversario delle forze di sinistra), l’opposizione è sempre più debole: prosegue il crollo del Pd, che perde il governo di regioni cruciali (Piemonte, Lazio, Campania, Calabria) e proseguono le difficoltà della sinistra. SeL conferma il risultato delle Europee grazie al successo di Vendola in Puglia e la Federazione della Sinistra perde lo 0,7 % dei voti.

Il nostro è un risultato negativo, ma non omogeneo. Andiamo particolarmente male in Lombardia e Campania e andiamo dignitosamente, seppure con risultati tra loro anche molto diversi, in regioni come le Marche, la Liguria, la Toscana, l’Umbria e la Calabria.

Il fatto che si vada meglio in regioni in cui la Fed riesce a stringere accordi (con SeL o con il centrosinistra) non implica automaticamente la necessità di fare accordi ovunque. Indica, al contrario, il fatto che il nostro elettorato ci premia laddove percepisce una nostra utilità e laddove percepisce che noi lavoriamo per costruire una massa critica e per uscire dall’isolamento.

Questo è il senso dell’offensiva unitaria che il partito ha messo in campo recentemente: offensiva unitaria verso il centrosinistra, per battere Berlusconi pur nel riconoscimento delle differenze strategiche; offensiva unitaria verso SeL, per costruire un polo di sinistra autonomo dal Pd; offensiva unitaria per la Fed, per portare a termine con determinazione il processo unitario avviato nei mesi scorsi.

Il coordinamento nazionale dei Giovani Comunisti mette però in guardia dal politicismo che spesso anima le nostre analisi. Occorre mettere a tema, a fondo, la necessità di indagare la società italiana, studiando il carattere regressivo e rivoluzionario (non contingente) dello sfondamento delle destre nelle classi popolari. Occorre mettere a tema un programma semplice (salario sociale di 1000 euro al mese, stop ai licenziamenti, abrogazione della legge 30, acqua pubblica, no alla riforma Gelmini, difesa intransigente dei diritti civili, in primo luogo quelli rivendicati dal movimento GLBTQ), anche attraverso i referendum, che renda percepibile la nostra diversità e il nostro profilo. Infine, serve un immaginario, ricominciando a costruire la “capacità di raccontare” il nostro orizzonte di alternativa e le nostre prospettive.

In questo quadro si colloca l’iniziativa politica della nostra organizzazione. La Conferenza nazionale ha rappresentato un momento importante di discussione che ha finalmente ridato passione al corpo dei Giovani Comunisti. Al contempo, la Conferenza ha messo in evidenza i limiti dell’irrigidimento correntizio e del deficit di autonomia dal partito. Questi due sono limiti ed errori che ci impegniamo a superare al più presto.

La strada che abbiamo intrapreso è riassumibile nei tre obiettivi dell’unità, del radicamento e del conflitto.

L’unità equivale per noi alla massima solidarietà interna, in sintonia con quanto sta responsabilmente accadendo sempre più a livello territoriale; ma equivale anche al processo unitario esterno, sul quale l’organizzazione si impegna a proseguire e rafforzare un dialogo a sinistra tra le forze giovanili comuniste e di alternativa, costruendo in tempi rapidi una proposta politica precisa e con tempi certi da sottoporre al corpo dell’organizzazione.

È necessario investire, inoltre, sul radicamento territoriale, impegnandoci affinché si concluda nei tempi stabiliti l’iter congressuale su tutti i territori con lo svolgimento delle Conferenze regionali e rafforzando il ruolo delle istanze territoriali (coordinamenti provinciali e regionali). Il tesseramento 2010 dei GC rappresenta un momento importante della nostra iniziativa politica, e va per questo curato con particolare attenzione, al pari dei mezzi di comunicazione esterna (assumiamo l’impegno di potenziare il sito e di investire nel progetto di una radio nazionale dei Giovani Comunisti). Vanno infine messi in agenda due momenti di aggregazione importanti come la festa nazionale e il campeggio unitario estivo dei Giovani Comunisti.

Il coordinamento nazionale prende poi atto della difficilissima condizione economica in cui versa la nostra organizzazione e si impegna quindi ad approntare un serio piano relativo all’autofinanziamento. Non da ultimo, afferma la necessità di investire sulla condivisione politica la più larga possibile del lavoro esecutivo investendo direttamente, tramite incarichi da assegnare e tramite la costituzione di gruppi di lavoro, i compagni del Coordinamento nazionale.

Sul piano delle campagne esterne il coordinamento nazionale si impegna a porre in essere quattro campagne di massa che vertano intorno a quattro temi centrali per la nostra iniziativa politica: il lavoro, la formazione, l’antifascismo-antirazzismo, i diritti civili.

In particolare, pensiamo ad una campagna sul salario sociale, la precarietà, l’abrogazione della legge 30, il blocco dei licenziamenti; una sul diritto allo studio e la critica radicale della riforma Gelmini (e in particolare una campagna contro il ddl 1905 sulla organizzazione dell’Università: aumenta il ruolo dei Rettori, esautora completamente gli studenti da qualunque potere di contrattazione e controllo); una terza sull’antifascismo militante e sulla solidarietà con i migranti, contro la xenofobia e il razzismo dilaganti; una quarta sui Pride e sui diritti civili per tutte e tutti.

Prima dell’estate, a precedere ed accompagnare il lavoro politico nelle scuole e nelle Università, convocheremo due attivi nazionali, uno degli studenti medi e uno degli studenti universitari, al fine di discutere e definire la nostra piattaforma di lotta.

All’interno del contesto universitario, rileviamo come elemento significativo la collocazione, all’interno delle liste Udu-liste democratiche-liste di sinistra, di alcuni compagni iscritti alla nostra organizzazione giovanile o vicini alla Federazione della Sinistra per le prossime elezioni universitarie al CNSU. Si tratta di Elio Alotto nel collegio del Nord-Ovest, di Franco Tomassoni in quello del Nord-Est, di Sirio Zolea in quello del Centro e di Alessandro De Plano e Guerino Nisticò nel collegio del Sud. Il CNSU è un organismo che fino ad ora ha messo in evidenza tutti i suoi limiti e la sua incapacità di essere funzionale alle lotte degli studenti: va dunque criticato a fondo, come correttamente la nostra organizzazione ha fatto in questi anni. Tuttavia, valutata la presenza a queste elezioni di numerose liste di destra, anche fascista, che rischiano di diventare egemoniche e maggioritarie, noi auspichiamo una buona affermazione dei candidati comunisti e di sinistra.

COORDINAMENTO NAZIONALE GIOVANI COMUNISTE/I

18 Aprile 2010

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Ma alle comiche non c'è mai fine, ed ecco una serie di inutilissimi emendamenti.....

www.giovanicomunisti.it/wordpress/g...0.html#more-850

18 apr, 2010
Gli Odg approvati dal Coordinamento del 18 Aprile 2010

Posted by: webmaster In: Giovani Comunisti

Riportiamo di seguito tutti gli ordini del giorno approvati dal Coordinamento nazionale dei Giovani Comunisti del 18 aprile 2010

COSTRUIRE LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONEDEL 7 MAGGIO

Approvato all’unanimità

Il Coordinamento dei\delle Giovani Comunisti\e assume come prioritario l’impegno nella costruzione di una mobilitazione sociale e civile in grado di bloccare la manifestazione di Casa Pound\Blocco Studentesco del 7 maggio a Roma.
L’organizzazione tutta deve essere in prima linea contro questa grave provocazione di stampo fascista delle due destre, istituzionale ed extraparlamentare. La ripresa dell’iniziativa antifascista deve essere un punto cardine dei\delle Giovani Comunisti\e. le federazioni tutte devono quindi costruire dei percorsi politici per favorire la partecipazione all’evento, cercando di coinvolgere il maggior numero di forze politiche e sociali antifasciste.

Virginia De Cesare

Valerio Todeschini

Daniele Quatrano

INVESTIRE NELL’ANPI

Approvato all’unanimità

La fase politica odierna è caratterizzata da un lato da un pesante attacco della destre (PDL e LEGA) ai principi costituzionali, dall’altro da una ripresa del vigore dell’attività e del radicamento di forze che si richiamano direttamente al neofascismo-neonazismo.
Il Coordinamento Nazionale dei\delle Giovani Comunisti\e ritiene indispensabile investire nell’ANPI, sia per il patrimonio di memorie storica che esse possiede e rappresenta, sia perché è il simbolo ed erede diretta di quello che è stata la Resistenza partigiana e i suoi valori. Invita quindi tutti i compagni e le compagne ad iscriversi all’ANPI, per ridare slancio all’associazione su una base più marcatamente a sinistra, per difendere uno dei baluardi dell’antifascismo che ancora oggi l’ANPI rappresenta.

Valerio Todeschini

Niccolò Gherarducci

Simone Gimona

Giuliano Ezzelini Storti

Grazia Di Ottavio

Daniele Maffione

Chiara Pollio

PRIMA DELL’ESTATE ATTIVI NAZIONALI SCUOLA E UNIVERSITA’

Approvato all’unanimità

Il Coordinamento Nazionale dei Giovani Comunisti ritiene prioritario avviare un confronto fra i diversi territori per comprendere le situazioni nelle varie realtà locali sul radicamento dell’organizzazione nelle scuole e nell’università. Riteniamo prioritario elaborare sulla base di questo confronto una proposta politica che sia poi la bussola per i nostri compagni impegnati fra gli studenti al fine di rafforzare la nostra presenza e incisività nei luoghi di studio.

Per questi motivi risulta indispensabile individuare due momenti nazionali di incontro ed elaborazione programmatica fra i compagni impegnati nelle diverse strutture territoriali convocando due attivi nazionali, uno sulla scuola e uno sull’università possibilmente entro il mese di giugno.

Matteo Quarantiello

Silvia Conca

Niccolò Gherarducci

LE NOSTRE PROSSIME CAMPAGNE NAZIONALI

Approvato ad ampia maggioranza

Il coordinamento nazionale dei/delle Giovani comunisti/e assume come prioritario il rilancio politico della nostra organizzazione giovanile attraverso l’individuazione di campagne chiare e riconoscibili.

Ne proponiamo tre:

- un’iniziativa sui temi del lavoro e della precarietà, che passi per l’abrogazione della legge 30 e del Pacchetto Treu, leggi simbolo dell’istituzione della precarietà, e che individui il tempo indeterminato quale forma canonica contrattuale di lavoro. Proponiamo inoltre l’istituzione di un salario sociale mensile di 1000 euro al mese per i disoccupati di lunga durata (oltre 12 mesi) e per i giovani in attesa della prima occupazione. Le risorse vanno ricercate nell’evasione fiscale, in un sistema di tassazione fortemente progressivo e nella rimodulazione della spesa sociale, a partire dall’abbattimento di quella militare.

- una campagna nazionale antifascista e antirazzista. Il sempre più preoccupante emergere nel Paese di forze che si richiamano dichiaratamente al ventennio fascista e più in generale il dilagare nel senso comune di una forma di razzismo di massa ci impongono di agire su più livelli: quello sociale, cultuale e militante. Scevri da una contrapposizione tra opposti estremismi rivendichiamo la nostra pratica antifascista nel vivo della società: dalle battaglie per un lavoro dignitoso, vero strumento di emancipazione individuale e collettiva, all’estensione dei diritti sociali e politici per tutti/e, indipendentemente dal colore della pelle o dalla nazionalità di appartenenza.

- l’impegno strategico in scuola e università. I continui attacchi alla scuola e all’università pubblica portati avanti dal governo Berlusconi delineano una precisa idea di società: si porta avanti un attacco di classe contro l’intero mondo della conoscenza, sovvertendola a logiche aziendalistiche che perseguono l’obiettivo del profitto e del contenimento della “spesa” sociale, che annullano la capacità critica degli studenti, e sfornano “manodopera” dequalificata pronta ad essere immediatamente immessa (ovviamente con contratti da fame e magari in nero!) nel mercato del lavoro. I tagli portati avanti dal duo Tremonti-Gelmini si inseriscono nel processo organico di dequalificazione della scuola pubblica. Rivendichiamo il diritto ed il dovere di lottare per una scuola laica, pubblica, di massa e di qualità. Per questo proponiamo momenti di discussione nei territori per rilanciare la mobilitazione contro la politica del governo Berlusconi sul tema della formazione, e più in generale della cultura. Inoltre perseguiamo l’obiettivo di unificare la lotta degli studenti (medi e universitari) con quella dei docenti e del personale amministrativo che lavora nel mondo della conoscenza.

Danilo Borrelli

Matteo Quarantiello

LA NECESSITA’ DELL’AUTOFINANZIAMENTO

Approvato a maggioranza

Le difficoltà economiche che investono il partito e più in generale le forze della sinistra antisistemica non possono trovarci come silenti spettatori. Pensiamo sia indispensabile lanciare come Giovani comunisti/e un progetto organico sul tema dell’autofinanziamento, precondizione necessaria per una reale autonomia economica e politica dai poteri forti che direttamente e indirettamente condizionano la vita politica del Paese. Pertanto il coordinamento nazionale dei/delle giovani comunisti/e si impegna a verificare i progetti di autofinanziamento già attivi nei territori favorendo lo scambio di informazioni e la connessione tra le realtà che molto spesso lavorano autonomamente senza un elemento di condivisione politica e di organicità progettuale. Il coordinamento nazionale si attiva anche per valutare l’potesi di produrre gadget politici e di propaganda da poter utilizzare come materiale di autofinanziamento nelle varie realtà del partito. Per questo viene proposta l’istituzione di un gruppo di lavoro aperto al contributo delle compagne e dei compagni intenzionati a lavorare in questa direzione .

Danilo Borrelli

Virginia De Cesare

IL CAMPEGGIO E LA FESTA NAZIONALE dei GC

Approvato a maggioranza

L’organizzazione delle Giovani Comuniste/i necessita di momenti di confronto di respiro nazionale, un luogo di dibattito e socialità in grado di concretizzare e dare voce ad un sentire comune, di saldare nella socialità la condivisione di un progetto politico. Per questo motivo il Coordinamento dei\delle Giovani Comunisti\e s’impegna a calendarizzare il V CAMPEGGIO Nazionale, da collocarsi in una località balneare preferibilmente del centro-sud Italia nelle prime settimane di settembre che coinvolga, oltre ai Giovani Comunisti, altri soggetti della sinistra comunista e di alternativa, movimenti e vertenze locali che riconoscono nella nostra organizzazione un interlocutore politico di riferimento. Oltre all’appuntamento estivo rappresentato dal campeggio , il Coordinamento dei\delle Giovani Comuniste/i si impegna ad organizzare una FESTA NAZIONALE dei GC, che si terrà tendenzialmente in un capoluogo dell’Italia settentrionale.

Virginia De Cesare

Carmelo Ingegnere

Matteo Quarantiello

LA NECESSITA’ DELLA FORMAZIONE

Approvato a maggioranza

Il Coordinamento Nazionale dei Giovani Comunisti impegna l’Organizzazione nella costruzione di un percorso di formazione che sappia contestualizzare,e in modo esaustivo e puntuale, le vicende che animano la vita sociale del Paese e non solo. Si intende in tal senso tornare alla pratica dello studio, inteso non come mera riproposizione di pratiche passate, ma come lavoro di proficua ricerca. Preso atto delle scarse disponibilità economiche dell’Organizzazione si individua nella rete un mezzo ideale di condivisione e confronto per la suddetta proposta

Viene espressa inoltre l’esigenza di costruire un percorso omogeneamente strutturato di seminari periodici,al fine di incentivare uno scambio proficuo di idee innovative che affianchi la sempre maggiore conoscenza delle dinamiche politiche che hanno animato,e animano la società.

Dmitrij Palagi

Daniele Quatrano

Carmelo Ingegnere

Luca Servodio

UNA RETE GIOVANILE COMUNISTA E DI SINISTRA A LIVELLO EUROPEO

Approvato all’unanimità

I Giovani comunisti si impegnano ad intraprendere un intenso rapporto politico con le forze giovanili comuniste, anticapitaliste e d’alternative su scala europea, con l’obiettivo di coordinare l’iniziativa politica di ciascuna forza nazionale nell’ambito di un comune contrasto al comune quadro di regressione sociale e democratica vigente.

Riteniamo l’internazionalismo parte integrante e caratterizzante del nostro agire politico. Da questo punto di vista guardiamo con estremo interesse ed estrema speranza alla V Internazionale e al laboratorio politico latinoamericano.

In Europa va perseguito l’obiettivo di costruire una rete delle organizzazioni giovanili comuniste e di sinistra alternativa, fuori e dentro il Partito della Sinistra Europea, con l’obiettivo di mettere in campo alcune campagne di lotta comune, come quella per il ritiro dei contingenti militari europei dall’Afghanistan e quella per un salario sociale europeo.

Simone Oggionni

Francesco D’Agresta

Danilo Borrelli

Luca Servodio

RAFFORZARE I LEGAMI CON LE ASSOCIAZIONI CHE INTERVENGONO IN ZONE DI GUERRA

Approvato all’unanimità

Considerato che esiste una rete associazionistica diffusa che lavora sull’intervento diretto nelle zone di guerra in paesi esteri animata in massima parte da compagne e compagni iscritti o simpatizzanti di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti,

Valutato che carovane e missioni di solidarietà in questi scenari hanno dimostrato in passato di essere un’importante occasione formativa per le compagne e i compagni,

Il coordinamento nazionale delle e dei Giovani Comunisti impegna i portavoce e il delegato per competenza del futuro Esecutivo nazionale a rafforzare i legami con tali associazioni, a partire da !AlaCalle! (Rimini) e Uiki (associazione nazionale dei Curdi) al fine di promuovere carovane comuni sulle quali far convergere quanti più compagni possibili.

Carlo Pallavicini

RINNOVARE LA NOSTRA COMUNICAZIONE

Approvato all’unanimità

Il Coordinamento dei\delle Giovani Comunisti\e impegna tutta l’organizzazione nella ricerca di nuove e adeguate forme di comunicazione capaci di raggiungere e coinvolgere tutte/i quelle/quei giovani che si avvicinano alla politica in cerca di un riferimento, anche nel rinnovamento dei mezzi di comunicazione. Individua per questo delle priorità da cui partire: la costruzione di una radio web, a partire dalle sperimentazioni già avviate in queste mesi nei territori; lo sviluppo del sito internet e la creazione nello stesso di spazi che garantiscano a tutte e tutti la partecipazione diretta nei contenuti e nelle forme. A queste si aggiunge l’attenzione per i mezzi di comunicazione politica personali, in particolare il materiale grafico (volantini, manifesti). Da un lato è necessario uno sforzo per la creazione di uno stile, un’ immaginario nazionale chiaramente riconoscibile, dall’altro bisogna aiutare quei compagni e quelle compagne dei territori che non hanno competenze grafiche.

L’impostazione comunicativa deve avere come comuni denominatori l’interscambio paritario tra centro e territori, tra redazione e community, tra divulgazione interna ed esterna.

Simone Gimona

Silvia Conca

Dmitrij Palagi

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alla luce di tutto questo mi chiedo e mi domando....ma a che cazzo servono sti personaggi????

Edited by RUDE*BWAY - 22/4/2010, 11:11
 
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sattanik84
view post Posted on 19/4/2010, 13:48




ecco qui il video come Oggionni riceve istruzioni


ogni gruppo di EC ha una Telescrivente collegata con Reggio Emilia e Roma...
le parole più contenute sono dovremo e dobbiamo..
non si va menzione del campeggio unitario con la FGCI, i più meschini ovviamente penseranno subito e ululeranno all'ennesima presa per il culo, ma forse si è inceppata la telescrivente...
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 19/4/2010, 14:34




Grassi è erede della peggior doppiezza di Togliattiana memoria.
Le telescriventi di Ec, sono semplicemente meschine a qualsiasi livello esse operino
 
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LokiTorino
view post Posted on 19/4/2010, 14:38




più che altro servono a poco
 
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rikycccp
view post Posted on 19/4/2010, 14:49




La classe dirigente dei GC è lo specchio della situazione del partito, mi dispiace per i compagni onesti che conosco fra i firmatari di molti OdG
 
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perno
view post Posted on 19/4/2010, 17:03




Ma scusate, vi aspettavate quacosa di diverso?
 
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mat kava
view post Posted on 19/4/2010, 17:15




Il candidato al CNSU nel nostro collegio per fortuna è un bravo compagno..
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 19/4/2010, 19:25




qua non si tratta di dire tizio è bravo, caio è cattivo (al di là di alcuni palesi mononeuroni) ma che il documento approvato è semplicemente inutile e inconcludente.
sarebbe questo il rilancio dei GC?
 
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LokiTorino
view post Posted on 19/4/2010, 20:04




Sì, però non continuiamo a girare in tondo alla questione.
Preso atto che il documento è ridicolo e che la dirigenza nazionale dei GC è agghiacciante, proseguiamo senza curarci di loro se non in funzione dell'utilità contingente nei territori.

Inutile stare lì a sfavarsi su un cadavere. E' ovvio che è rigido e puzza.
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 19/4/2010, 20:18




cinico ma preciso
 
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rikycccp
view post Posted on 19/4/2010, 20:39




CITAZIONE (LokiTorino @ 19/4/2010, 21:04)
Sì, però non continuiamo a girare in tondo alla questione.
Preso atto che il documento è ridicolo e che la dirigenza nazionale dei GC è agghiacciante, proseguiamo senza curarci di loro se non in funzione dell'utilità contingente nei territori.

Inutile stare lì a sfavarsi su un cadavere. E' ovvio che è rigido e puzza.

Sono d'accordo, sono già tanti gli ex PRC che hanno eletto a loro ragione di vita attaccare e criticare quel partito, noi vogliamo essere costruttivi e propositivi; servono altri esempi come i GC torinesi da proporre
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 19/4/2010, 20:46




Come mai si sta incentrando l'attenzione esclusivamente sui Gc?
Credete vi siano piu margini rispetto Prc senior?
 
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LokiTorino
view post Posted on 19/4/2010, 20:53




qua semplicemente è risultato più semplice attivarsi lì con una certa libertà
 
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RUDE*BWAY
view post Posted on 19/4/2010, 20:59




capito.
 
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mat kava
view post Posted on 19/4/2010, 22:22




CITAZIONE (RUDE*BWAY @ 19/4/2010, 20:25)
qua non si tratta di dire tizio è bravo, caio è cattivo (al di là di alcuni palesi mononeuroni) ma che il documento approvato è semplicemente inutile e inconcludente.
sarebbe questo il rilancio dei GC?

Certo che il documento fa pietà.
Per fortuna però a noi è toccato un candidato decente!
Infatti non è dei G.C. :P
 
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156 replies since 19/4/2010, 13:09   3046 views
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