Più di centomila firme per riprendersi l’acqua

« Older   Newer »
  Share  
RUDE*BWAY
view post Posted on 27/4/2010, 10:46




http://www.liberazione.it/news-file/-Pi--d...rsi-l-acqua.htm

Più di centomila firme per riprendersi l’acqua

Più di centomila firme nelle prime 48 ore di raccolta. Più del doppio dell’obiettivo che il comitato promotore dei tre referendum per l’acqua pubblica s’era prefisso. Inutile cercare la notizia sulle testate più blasonate. E’ un successo dovuto al tam-tam tra la rete e i mezzi di informazione non omologati (e “Liberazione”è parte del comitato promotore assieme al “manifesto”). Ovunque siano stati issati i gazebo, tra sabato e domenica, si sono registrate code di cittadini decisi a liberare l’acqua dal mercato e dal profitto. Per sempre. La coincidenza della festa della Liberazione è stata quantomai suggestiva: la resistenza, oggi, è resistenza al liberismo e si comincia dai beni comuni. Un discorso pubblico cominciato con i forum sociali e che sembrava essersi perso nel declino della sinistra. Invece rispunta, come la vecchia talpa.
Lo «straordinario risultato - commenta Paolo Ferrero, portavoce della Federazione della sinistra - è stato reso possibile dall’impegno di migliaia di comitati e associazioni e dall’impegno dei partiti della sinistra di alternativa. Se continuerà così, il risultato obbligherà il governo a cambiare la sua agenda politica tutta tesa alle privatizzazioni e a scaricare i costi
della crisi sugli strati sociali più deboli. Anche alla luce di questo
risultato invitiamo l’Italia dei Valori a ritirare i suoi referendum (come ha fatto la Federazione della Sinistra ha già fatto) per poter concentrare tutta l’attenzione sulla questione dell’acqua pubblica e valorizzare il lavoro dei comitati. I partiti poliici debbono saper ascoltare la società se vogliamo sul serio battere Berlusconi». Ma dal quadro politico giungono segnali contraddittori. Se i socialisti di Nencini arrivano a dire che «non si possono fare profitti a ogni costo su un bene primario come l’acqua e per questo i socialisti sosterranno in ogni comune la raccolta di firme per un referendum contro la privatizzazione delle reti idriche promossa dal Forum dell’Acqua, Bene Comune», il dipietrista Donadi approfitta dell’anniversario di Chernobyl e del proclama Putin Berlsuconi per lanciare il referendum antinucleare ma non fa menzione dell’ambiguo quesito (darebbe libertà di scelta ai comuni) sull’acqua che il suo leader maximo non ha voluto ritirare.
Diecimila firme solo a Roma, Frosinone ha già raggiunto l’obiettivo finale, la Liguria è a metà, la Puglia ne ha raccolte 20mila e Pescara, teatro di una enorme vertenza sull’acqua dai primi anni del secolo ha visto firmare già mille cittadini.
Tutto ciò al termine di una settimana che ha registrato l’approvazione alla Provincia di napoli di un ordine del giorno (16 a 14 e 1 astenuto) presentato da Tommaso Sodano, capogruppo della Federazione della sinistra, in cui si riconosce l’acqua come diritto umano e bene pubblico comune la cui gestione è priva di rilevanza economica. Un modo per provare a scardinare il decreto Ronchi che stabilisce la road map della privatizzazione obbligatoria e definitiva del servizio idrico. Là dove già si toccano con mano gli effetti della privatizzazione, sembra più generalizzato l’afflusso ai gazebo. Un voto storico del nuovo consiglio comunale di Aprilia, dopo sei anni di reti idriche nelle mani di una società mista partecipata dalla multinazionale francese Veolia, ha appena rimesso in discussione la gestione degli impianti di quella importante città del Lazio. Ad Arezzo (altra disastrosa esperienza pilota) di privatizzazione ha firmato anche il sindaco del Pd, Fanfani, assieme a un migliaio di suoi concittadini che hanno partecipato all’avvio della campagna assieme al missionario comboniano Alex Zanotelli. Sul fronte opposto va preso atto della scalata di Caltagirone in Acea dove il palazzinaro romano supera il 10% e scavalca i francesi di Gdf-Suez candidandosi a divenire partner strategico del Campidoglio. Caltagirone possiede un paio di grandi quotidiani e alcune tv. Capito perché centomila persone che firmano per l’acqua pubblica fanno meno notizia di un uovo a Polverini?
Checchino Antonini

in data:27/04/2010
 
Top
LokiTorino
view post Posted on 29/4/2010, 09:07




Questo pezzo mi è piaciuto molto:

REFERENDUM ACQUA : LA SIGNORA CAMILLA, L’ON . BERSANI E L’ON . DI PIETRO

Sabato 24 aprile, Roma, largo Argentina. Si ferma l’autobus, la signora Camilla scende. Si avvia sotto la pioggia. Con passo lento ma determinato. Rifiuta il volantino, sa già cosa fare. Muove verso il banchetto e firma i referendum per l’acqua. Poi si volta e ripercorre il cammino verso l’autobus. “Adesso posso tornare a casa” dice prima di salirvi. La signora Camilla ha 90 anni.
Come lei, nel primo week end di raccolta firme, altre centomila fra donne e uomini di tutto il Paese, di diversa età e di differente storia personale, hanno firmato, dopo interminabili code, ai banchetti dei referendum per l’acqua.
In una conferenza stampa, il segretario del PD, On. Bersani, dice di guardare con simpatia chi raccoglie le firme, ma annuncia una petizione e una proposta di legge per riaggiustare la legislazione sull’acqua.
In un’intervista, il presidente dell’Italia dei Valori, On. Di Pietro, conferma che partirà con un suo referendum separato sull’acqua, per modificare l’ultima legge, lasciando inalterato il quadro di mercificazione dell’acqua e del servizio idrico in questo Paese.
C’è qualcosa che non funziona.
Qualcosa che l’On. Bersani e l’On. Di Pietro si ostinano a non capire.
Qualcosa che la signora Camilla e i centomila hanno capito benissimo.
Perché qui non si tratta di “petire” perché qualcuno ascolti. Come non si tratta di agitare temi o bandiere da usare sul mercato della politica o della visibilità di partito.
E non c’è nulla da aggiustare nell’esistente.
Le donne e gli uomini, consapevoli e informati, che hanno riempito i banchetti del fine settimana dicono a chiare lettere che l’esistente non va per niente bene, che va cambiato radicalmente, che l’acqua dev’essere pubblica.
Vogliono che un bene essenziale come l’acqua sia sottratto al mercato.
Vogliono che sull’acqua nessuno faccia profitti.
Senza se e senza SpA.
Forse l’On. Bersani e l’On. Di Pietro dovrebbero ogni tanto disertare “Porta a porta” e aprire per una volta le finestre : scoprirebbero le migliaia di donne e uomini che sono impegnati in questa campagna. Molti di loro sono alla loro prima esperienza di attivismo sociale.
Alcuni di loro, più che benvenuti, sono iscritti ai loro partiti.
Scoprirebbero la straordinaria realtà di una grande coalizione sociale dal basso capace di intercettare, senza padrini politici e senza i grandi mass media, un’esigenza reale e diffusa di partecipazione, un bisogno reale di democrazia, una dignità non sopita.
La realtà che manca ai due onorevoli è quella di una grande narrazione sociale sull’acqua e i beni comuni che in questi anni ha attraversato i territori di questo Paese, ha mobilitato energie e intelligenze, ha
costruito nuove relazioni e appartenenze. E una forte domanda di futuro.
Ma facciano pure, l’On. Bersani e l’On. Di Pietro.
Noi siamo altro e, dopo queste due straordinarie prime giornate di campagna, ne siamo ancor più certi e consapevoli.
Loro sono il passato, quello che non lascerà tracce.
Noi guardiamo al futuro e portiamo con noi la memoria migliore.
La signora Camilla, appunto.

Marco Bersani
Attac Italia - Forum italiano dei movimenti per l’acqua


(preso su Facebook)
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 3/5/2010, 12:01




questa invece stramerita :D

Forza Nuova risponde al Comitato Referendario per l'acqua pubblica
Spettabile Comitato Promotore, avendo preso visione della lettera da voi oggi inviatami, via posta elettronica, in cui mi comunicavate il vostro rifiuto di accettare me ed il partito politico da me legalmente rappresentato (Forza Nuova), nel vostro Comitato Referendario mi preme sottolineare quanto segue:
1) scrivere che la lotta per l' affermazione del carattere di "bene comune" dell'acqua sia collegata ad una ideologia o particolari principi politici non ha alcun fondamento logico, né giuridico. Tale affermazione è palesemente falsa e finalizzata alla discriminazione.
2) dichiarare per iscritto che il partito da me legalmente rappresentato, Forza Nuova, sia una "organizzazione razzista e radicalmente contraria alla solidarietà fra popoli e tra le persone" è palesemente diffamatorio e, su questa base, ho gia dato disposizione ai legali, miei e del partito, per la presentazione di una denuncia penale per diffamazione nei vostri confronti con conseguente, successiva, richiesta di risarcimento dei danni arrecati alla mia immagine e a quella del partito da me rappresentato;
3)inoltre, nell'elenco delle persone, gruppi e organizzazioni che sostengono la vostra iniziativa sono numerosi gli elementi ancora ufficialmente collegati alla logora ideologia marxista che ancora annovera, nel suo bagaglio dottrinale, l' odio di classe.
Ritengo che il vostro alzare paletti ideologici sia foriero di fallimenti, offra la possibilità a strutture dai fini dubbi (come la IDV) di indire una propria raccolta di firme sulla base di un differente quesito referendario e riporti ad una logica di divisione del popolo che dovrebbe essere unito quando ha da far valere sue giuste e sacrosante istanze. Tale divisione non può che favorire chi vuole mettere l' acqua (e non solo quella!) nelle mani di speculatori senza scrupoli.
Forza Nuova sostiene da sempre, con estremo vigore, la causa "acqua bene comune" e pertanto perseguirà l' obiettivo di sottrarla alla logica del profitto e della speculazione e di mantenerla nelle mani del popolo.

On Roberto Fiore

La lettera del Comitato Promotore del referendum per l'acqua pubblica sull'adesione di Forza Nuova
In merito al comunicato di adesione al Comitato Promotore del referendum per l'acqua pubblica, pervenuto da Forza Nuova, iI suddetto Comitato Promotore intende ribadire che la lotta per l´acqua come bene comune e diritto umano universale è parte di una concezione del mondo e della società che, pur nella diversità delle esperienze che la promuovono, nasce da valori comuni che fanno dell´antifascismo, dell´antirazzismo e della solidarietà fra i popoli e le persone il proprio elemento costituente. Non è pertanto possibile né auspicabile alcuna collaborazione con chi ha una storia politica che si distanzia in modo radicale dai suddetti principi, condivisi da tutte le realtà che compongono il Comitato Promotore.
A Forza Nuova chiediamo espressamente di astenersi da dichiarazioni di solidarietà e dalla partecipazione all'iniziativa referendaria che, alla luce di quanto sopra, sono per noi inaccettabili e irricevibili.

fonte
 
Top
LokiTorino
view post Posted on 3/5/2010, 12:05




Forza Nuova e CPI avevano proposto un controprogetto sull'acqua, progetto H2O.
Progetto naufragato ma, che comunque, non proponeva l'acqua come bene comune non privatizzabile (attirandosi le ire anche dei camerati più svici).

Ora, CPI molla la presa per ora (pensa solo al 7 maggio), mentre FN che oramai è un fantasmino, non ha manco il buon gusto di togliersi dalle palle causa inutilità sociale e politica.
 
Top
RUDE*BWAY
view post Posted on 3/5/2010, 12:06




cosa proponevano sti balordi sull'acqua?
La fontana del camerata?
 
Top
LokiTorino
view post Posted on 3/5/2010, 13:32




CITAZIONE (RUDE*BWAY @ 3/5/2010, 13:06)
cosa proponevano sti balordi sull'acqua?
La fontana del camerata?

proposta di legge
 
Top
Lavrentij
view post Posted on 7/5/2010, 13:44




chiesti oggi gli spazi per i mercati settimanali di tutto il mese
 
Top
6 replies since 27/4/2010, 10:46   147 views
  Share