Lavrentij |
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| Non sarebbe male tirar su qualcosa a livello di analisi distruttiva del sessantotto-sessantottinismo-culto nostalgico della contestazione fine a se stessa la stessa discussione nel prc, attorcigliata sulla retorica del conflitto dovrebbe far riflettere.
L'attuale classe dirigente della sinistra si è formata tutta in quel periodo che, nel giro di una decina d'anni, ha portato ad uno dei più grandi arretramenti della storia del novecento.
fare una battaglia seria e qualificata contro quella cultura politica, frammentaria e controproducente può essere un modo abbastanza intelligente per marcare in modo decente le posizioni.
Secondo me va studiata bene sia a livello comunicativo (distruzione della retorica dell'eroe sfigato che non fa un cazzo) che analitico (produzione/raccolta di materiale per l'approfondimento di quel che poi si è verificato nel quarantennio successivo).
Qualche suggerimento da cui partire?
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