Perché diciamo NO a Vendola e ai suoi “piccoli fans”, manifesto contro il berlusconismo di sinistra

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sattanik84
view post Posted on 27/7/2010, 13:34




Vediamo come, con frequenza tanto irritante come sospetta, determinati dirigenti di vario livello dei nostri Partiti Comunisti (specialmente di Rifondazione, ma non solo), parlano di “unità della sinistra” lanciando segnali e sirene sempre nella stessa direzione: quella vendoliana e dintorni. Al Congresso di Chianciano del 2008 si approvò un documento che parlava di “unità della sinistra comunista anticapitalista e alternativa”, invece oggi non interessa cercare di approfondire i contatti e superare le differenze con i compagni comunisti di Sinistra Critica, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito di Alternativa Comunista, Comunisti Sinistra Popolare… No, questi evidentemente sono brutti cattivi e settari, quello che interessa è scrivere letterine, firmare appelli e partecipare a dibattiti, tavole rotonde e presentazioni di libri sempre e solo con i signori di “Sinistra e Libertà” e dintorni, specialmente con i loro leader. Di questi, per la maggior parte pervicace ceto politico ripetutamente trombato sia nelle elezioni che nei loro stessi ex-partiti (si tratta delle minoranze che hanno perduto tutti i congressi: del PD, del PdCI, del PRC, dei Verdi, dei Socialisti…), non vale neanche la pena parlare. Salvo di uno, di cui si parla fin troppo, e che ha il suo codazzo di “piccoli fans”: parliamo naturalmente del signor Vendola Nicola, in arte “Nichi”, sul quale c’è bisogno di fare chiarezza e dire una buona volta le cose come stanno. Con i fatti e gli argomenti, prescindendo da “simpatie”, pregiudizi o infatuazioni.

Il signor Vendola Nicola si presenta come un capo carismatico e di successo, “la speranza della sinistra unita”, ha grandi spazi sui media, ha i suoi fedelissimi che pendono dalle sue labbra indiscutibili dichiarandogli totale ammirazione e “amore”, crea grattacapi al PD e sconcerto e confusione tra molti compagni anche in buona fede. Perché allora noi Comunisti diciamo NO a Vendola e ai suoi “piccoli fans”? Per settarismo, per cecità, per rancore, per invidia, o addirittura per “odio”? O ci sono dei precisi motivi politici, che rendono l’atteggiamento verso il “fenomeno Vendola” una discriminante per essere e agire veramente da Comunisti anticapitalisti e alternativi al sistema, e non da generici “sinistrorsi” che, al di là delle parole, accettano il sistema, vi si integrano più o meno comodamente e che tutt’al più cercano di “migliorarlo”?


Vendola è quello che dal 2007 almeno lo corrode l’ambizione di essere il Messia Salvifico della Sinistra tutta: da quando ci fu la grande manifestazione di Roma del 20 ottobre e si cominciò a parlare di lui come “futuro leader”. Per seguire quest’ambizione ha fatto di tutto: soprattutto chiacchierare molto, e allo stesso tempo ha trascurato la sua Puglia che (ri)cadde in mano ai faccendieri e ai puttanieri, seppellendo quel timido accenno di “primavera” del 2005-2006, e lui naturalmente non si è accorto di nulla; ha sfasciato il Partito della Rifondazione Comunista, con un manipolo di ceto politico poltronista e opportunista che è andato dal cammellaggio selvaggio al congresso fino al rifiuto di accettare il verdetto democratico del congresso stesso, e quindi procedere ad una scissione a tappe dolorosissima e distruttiva, spesso addirittura violenta; ha giocato alla vittima e al paladino “contro il potere dei partiti” per imporsi di nuovo come candidato alle elezioni del 2010 in Puglia, lui che è nato e cresciuto e vissuto e foraggiato nei Partiti da sempre, e ora tenta la scalata al Partito Democratico; si è messo su un partitino personale, con tanto di nome sul simbolo, ma siccome persino questo sembra che non lo segue come piace a lui – anzi perde pezzi continuamente – allora si è messo a fare le sue “fabbriche”, cioé un comitato elettorale personale con solo e soltanto i suoi “piccoli fans di nichi” e che ha come unico elemento identificativo il suo nome. Non è questo personalismo e leaderismo, avvicinandolo a quello che in Italia è il prototipo del personalismo e leaderismo con il suo “partito-azienda”?

Se ne parla tanto del signor Vendola Nicola, ma se poi andiamo un momento a vedere, il suo consenso in termini reali non è gran cosa, se è vero com’è vero che il suddetto partitino personale non arriva al 3% a livello nazionale, meno persino della “Federazione della Sinistra”, come si è visto nelle elezioni del 2009 e 2010. Il suo partitino e i suoi fans sono in fondo quattro gatti, e persino in Puglia ha vinto solo perché la destra è stata così sprovveduta da presentarsi divisa – ma la sua candidatura è rimasta ben al di sotto del 50% dei voti validi (quindi meno ancora in termini reali). Eppure gli danno sempre così tanto spazio, il signor Vendola è un giorno sì è l’altro pure a chiacchierare e pontificare con “giornalisti” compiacenti in tv, sui giornali… chissà perché! Sarà perché avrebbe “la capacità di sintonizzarsi con il popolo” e per la sua “buona politica” in Puglia? O non sarà piuttosto perché il signor Vendola, al di là delle parole, è perfettamente funzionale a un certo tipo di “borghesia progressista” che, pur essendo completamente al servizio dei poteri forti del capitale etc., non apprezza i modi di fare del Berluska e certe sue amicizie e affarucci e cerca di sostituirlo con qualcun altro meno impresentabile? Non sarà perché Vendola è perfettamente inoffensivo riguardo ai suddetti poteri forti capitalistici e potrebbe bene interpretare il ruolo di un Obama de noartri, che “fa fico” e cambia la faccia del sistema ma non la sua sostanza?

“Unità della sinistra”, si dice: ma, unità di chi, di che cosa, per che cosa? Non sono bastate le lezioni del 1996 e del 2006? Un unità buona per cacciare il Berluska ma pessima per fare delle cose veramente diverse da esso, facendo sì che subito dopo il Berluska (o chi per lui) torni ancora più forte di prima? Sarebbe importante non ripetere gli errori del passato e non ricadere di nuovo nel “tutti insieme appassionatamente” CONTRO qualcosa o qualcuno, senza avere niente di chiaro PER fare qualcosa, solo per seguire l’ultima moda dell’ultimo leader, come successe per Rutelli, Veltroni eccetera. Cosa dobbiamo fare veramente contro questa destra al potere nel governo, nella società, nell’economia? Le stesse cose del 1996 e del 2006, con un Vendola al posto di un Prodi? E cosa cambierebbe, a parte le poesiole al posto delle barzellette? Quali sono le proposte concrete e diverse e alternative a quelle che porta avanti la destra capitalista, sul sistema economico, sul lavoro, sui diritti, sulla guerra eccetera? Insomma,
- il capitalismo, va “migliorato” cercando di limitare i danni, o bisogna lavorare per superarlo attraverso le nazionalizzazioni, l’autogestione operaia, le cooperative, l’economia sociale e, naturalmente, la formazione e l’organizzazione cosciente dei lavoratori, costruendo socialismo?
- l’imperialismo e la guerra, si continua a tenere bordone agli yankee e alla Nato per “esportare la democrazia” e i “diritti umani” (quelli delle multinazionali, chiaro), o si deve lottare per un mondo veramente giusto, equilibrato e quindi pacifico?
- i diritti, vanno difesi e affermati sempre e comunque, all’insegna della libertà, della laicità e dell’autodeterminazione personale, o ci si deve fermare davanti a Santa Madre Chiesa perché “prima sono cattolico, poi comunista” (Vendola dixit)?
… eccetera.
Questi sono i punti dirimenti. Ed è per quello che i comunisti, quelli degni di questo nome, sono o almeno dovrebbero essere diversi e alternativi. Se sono seri e coerenti, allora si recupera anche il consenso, si riprende contatto con quel popolo che si è allontanato anche per troppe belle parole a cui non corrispondono fatti concreti, coerenti e conseguenti. E che allora non ne vuol più sapere di politica e ancora meno di impegno, e finisce a votare qualunque cosa o, direttamente, si astiene, schifato e incazzato.

Altro che “unità” a prescindere. Su che basi e con chi la si vorrebbe fare questa unità, con i personaggi alla Vendola che sanno solo chiacchierare e pensare alle proprie ambizioni? Con i leader di un partito che si è formato solo ed esclusivamente per iniziativa di un ceto politico trombato che disprezza e insulta i Comunisti? Certo, non è sufficiente vendere il pane a un tanto al chilo o le arance metalmeccaniche o fare i comunicati di solidarietà etc., per risolvere i problemi dei lavoratori e di tutti i subalterni di oggi. Ma ancora meno si risolvono, anzi si peggiorano, andando dietro a dei progetti personalisti e leaderistici per non dire proprio fideistici alla “piccoli fans”, che, oltre che sinceramente un po’ ridicoli, non servono né serviranno a cambiare nulla del disastro italiano. E per che cosa, poi? Per seguire le ambizioni del signor Vendola e, una volta arrivato al potere se mai ci arriverà, per farsi dire anche da lui che “bisogna fare sacrifici per il bene del paese”? Un Vendola che oggi si sente stretto persino in Sinistra e Libertà - da lui definita recentemente come “partito berlusconiano” dove “l’unica logica che vince è quella della competizione” (proprio lui lo dice!!!) – e che allora si dedica a creare il suo proprio comitato elettorale con le “fabbriche di nichi” – e neanche l’idea poi è originale, era quella di Prodi con “la fabbrica del programma”. Tutto questo sarebbe “la nuova bella politica”, e il “fare opposizione nei luoghi veri della politica”: nei salotti televisivi e nelle redazioni dei giornali-bene! E nel frattempo, però, chissà cosa staranno facendo in Puglia i signori del PD e amici, che hanno di nuovo il controllo di tutto, dato che il signor Presidente, pardon Governatore Galattico, è troppo occupato nei suoi tour autopromozionali, che sono ripresi subito dopo le elezioni. Ma adesso sembra che non avremo neanche le intercettazioni, per averne un’idea…

Questo personaggio è il peggio che può capitare alla sinistra o, meglio, all’idea e alla pratica di fare qualcosa veramente di diverso, alternativo e migliore per il disastro capitalista in Italia e non solo. Più ne stiamo lontano meglio è, quelli che crediamo e lottiamo per una alternativa di società di sinistra comunista e anticapitalista. Gli altri invece a cui il capitalismo evidentemente sta bene e solo cercano di “migliorarlo” un po’ (!!!), allora vadano pure con l’ennesimo specchietto per le allodole, che farà l’inevitabile fine di Rutelli e Veltroni. I suoi fans dicono che Vendola è l’unico leader che possa “costruire una moderna sinistra plurale”, perché se no, ci vorranno duecento anni almeno prima di “fare la rivoluzione”, e nel frattempo gli operai staranno e continueranno a stare dalla parte sbagliata, votando la peggiore destra, o direttamente astenendosi. Ma noi diciamo che se perdiamo il tempo a “costruire una moderna sinistra plurale” con personaggi del genere, di anni ce ne vorranno mille, non tanto per fare la rivoluzione, ma anche solo per cambiare veramente le cose, ed evitare che gli operai e le masse non abbiano altre alternative che stare dalla parte sbagliata, andare sui tetti o fare azioni di protesta disperata che non servono a nulla.

Tutti questi sono fatti, eppure i “piccoli fans di nichi” reagiscono come belve stizzite non appena ci si azzarda a criticare il loro Amato Leader. Confondono la critica (anche aspra, ma fondata) con l’insulto, non riescono a rispondere ai fatti e agli argomenti se non con degli slogan generici di buoni sentimenti che potrebbe dire chiunque di qualunque parte politica (del tipo: “siamo una comunità di donne e uomini che lotta per un’Italia migliore”… e grazie!, e chi è che dice di lottare per un’Italia peggiore?). Non hanno niente da dire e allora insultano accusando di essere insultati, hanno delle inossidabili certezze di fede ma accusano i critici di avere “le verità in tasca”, fanno le vittime ma censurano chi non la pensa come loro – ovvero, chi non rende pleitesia e riverenza al nichi-pensiero. Insomma, praticamente chi critica il loro intoccabile “nichi” è colpevole del delitto di “Lesa Maestà” e come tale va trattato, stigmatizzato e zittito. Se almeno ammettessero, francamente, che pensano che il modo migliore di far politica è “all’amerikana”, dove si vota la persona più o meno bella e simpatica e non dei programmi politici realmente alternativi, ok: opinione discutibilissima naturalmente, ma almeno è un’opinione chiara. Non la confusione di dirsi “di sinistra” o addirittura “comunisti” quando non si sa neanche cos’è il comunismo, si disprezzano i comunisti nei loro simboli, storia, programmi e lotte, e soprattutto si dicono e si fanno cose che con il comunismo non c’entrano nulla, anzi sono proprio antitetiche e contrarie. Ma questa confusione li favorisce, perché serve per far abboccare ai loro discorsi non pochi compagni di buona volontà, spesso delusi da tanti errori e fallimenti dei nostri Partiti Comunisti… Ma, noi Comunisti avremo tanti difetti, ma almeno per noi nessuno è intoccabile, nessuno si sogna di mettere il suo nome nel simbolo, nessuno si crede infallibile… Ma invece, sarà che per fare “la bella politica” bisogna essere poco meno che Padre Pio con i suoi seguaci! Allora, non resterebbe che dire loro: ma andate a farvi benedire…!

Comunque, al tempo: sarà il tempo e la storia che daranno torti e ragioni. Ne riparleremo quando il signor Vendola Nicola in arte “Nichi” sarà magari riuscito a farsi designare candidato del PD per le elezioni del 2013, e se le perderà finirà come Rutelli e Veltroni (grandi “speranze” prima, grande delusione poi), o se le vince finirà come Prodi (ancora peggio). La nostra speranza è che nel frattempo qualcuno, di quei molti o pochi che lo seguono in buona fede, riesca a ripensarci alla luce dei fatti, non delle mode e delle infatuazioni, prima di farsi di nuovo trascinare nella solita storia che si sa benissimo come andrà a finire.

Le chiacchiere stanno a zero. Saranno i fatti, come sempre, a mettere ciascuno al suo posto.

Fonte PCIEUROPA.ORG
 
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stalinlover
view post Posted on 28/7/2010, 11:11




forse il quadro si ricomporrà a breve con il ritorno sulle scene di uolter
 
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sattanik84
view post Posted on 28/7/2010, 12:10




CITAZIONE (stalinlover @ 28/7/2010, 12:11)
forse il quadro si ricomporrà a breve con il ritorno sulle scene di uolter

Veltroni è peggio delle vespe, manco il DDT le sperde e dopo un pò ti rifanno il nido nel capanno...
 
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stalinlover
view post Posted on 28/7/2010, 15:41




mettici veltroni alla guida dei moderati e vendola alla guida dei radicali e hai fatto bingo!
 
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rikycccp
view post Posted on 28/7/2010, 21:26




la degna colonna sonora di tutta questa operazione:

 
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sattanik84
view post Posted on 29/7/2010, 10:01




Grande Ricky... ahahaha
quale dei due nel fermo immagine è Nerone?
 
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5 replies since 27/7/2010, 13:34   265 views
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