Ombre Rosso-Blu (NATO)?

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Smersh
view post Posted on 23/11/2010, 21:58




Il 18 Novembre 2010, presso l’Archivio Storico di Carpi (Modena), è stato inaugurato il Centro studi di Politica Internazionale dell’Associazione Puntocritico, (CeSPIn). Il Presidente di Puntocritico è Andrea Genovali, mentre Marco Zoboli è il Presidente del Centro Studi. Marco Zoboli è anche il responsabile del Dipartimento Esteri del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI ).
Durante la manifestazione di apertura del centro, sono intervenuti anche gli ambasciatori di Cuba e Vietnam, e due docenti universitari consulenti della presidenza dello Stato plurinazionale di Bolivia.
La cerimonia è stata preceduta dal conferimento del premio Puntocritico all’ex-partigiano Ennio Tassinari, protagonista della lotta resistenziale dal ‘Polesine all’Appennino tosco-emiliano e alla Valcamonica’.
Non sono mancati forti e accalorati cenni verso la politica del governo italiano e il suo presidente. Che certo, potevano lasciare pensare a un semplice sfogo di chi vede con orrore una destra ‘volgare’ e ‘non-europea’, essere alla guida della Repubblica Italiana, basata sul lavoro e nata dalla Resistenza. Ma certo, tali sfoghi possono assumere una coloritura che fa riflettere, se si pensa che il suaccennato responsabile del PdCI ha espresso idee e pensieri inquietantemente in linea con ciò che si pensa negli ambienti atlantisti, italiani o esteri che siano. In sostanza, il PdCI ritiene che la vicinanza di Berlusconi con Putin e Gheddafi sia una minaccia per l’‘indipendenza italiana’. Sorvolando sulla pretesa ‘indipendenza italiana’ minacciata da Mosca e Tripoli (come se fossero questi stati ad aver installato basi e piazzato bombe in Italia) e sul fatto ’secondario’ che gas e petrolio sono lì dove sono, e che accordarsi con gli stati che risiedono su quei territori energeticamente ricchi, non significa asservirvisi, ma semplicemente trovare un’intesa commerciale-economica, viene il dubbio sul perché di questa poco giustificabile sparata contro Libia e Russia. È solo odio verso il presidente-imprenditore d’Arcore? O c’è qualcos’altro sotto?
Prendiamo l’eroe partigiano premiato all’inaugurazione, Ennio Tassinari.
Nel 1943, Tassinari raggiunse, in bicicletta, la città di Napoli, occupata dagli alleati. Il ragazzo, all’epoca, sapeva bene cosa fare, se è vero quanto riporta Wikipedia. Infatti, a Napoli, Raimondo Craveri, genero del filosofo Benedetto Croce, con l’assistenza del British Intelligence Service, stava costituendo l’ORI, Organizzazione Resistenza Italiana, che coordinata dall’OSS (la CIA degli anni ‘40), avrebbe attuato operazioni clandestine, covert operation, azioni di guerriglia, sabotaggio e di sostegno alle unità della Resistenza italiana.
Tassinari ha redatto le sue memorie belliche in un libro dal significativo titolo: ‘Un Americano nella Resistenza’. E difatti, il defunto ex-agente dell’OSS, lo statunitense Peter Tompkins, definisce Ennio Tassinari: ‘An another young OSS agent’, ne più, ne meno che un uomo dell’intelligence statunitense.
Niente da dire su questo. Parecchi comunisti e filo-comunisti statunitensi entrarono nelle fila dell’OSS, che era ideologicamente più aperta delle altre formazioni e strutture militari statunitensi. L’MI-5 e il SOE inglesi, ovvero l’intelligence militare di Londra, reclutarono parecchi comunisti croato-canadesi che furono inviati ad aiutare l’Esercito Popolare partigiano di Tito, in Jugoslavia.
Ma qui sorge il dubbio. Tassinari, ideologicamente, con chi era schierato?
Nella breve biografia internettiana, si legge poco della sua attività nel 1943-45. Si può intuire il suo posizionamento dal fatto che venne accolto, a quanto pare senza problemi, da Craveri, noto uomo dalle idee liberali (azionistiche) collegato agli ambienti britannici, a loro volta molto influenti, tra l’altro, presso l’intelligencija meridionale.
‘Durante l’inverno del 1944 tenta nuove missioni fallite sul nascere, nell’ultima missione viene paracadutato durante l’aprile 1945 al passo del Mortirolo nella Alta Val Camonica presso la Brigata Fiamme Verdi* con la quale combatte fino al l maggio.’
Altro aspetto interessante: difficilmente, al volgere finale della guerra, un ‘agente comunista’ sarebbe stato spedito presso le ‘Brigate Verdi’, ovvero le esigue ma nuove ‘fiammanti’ unità partigiane democristiane, costituite oramai a guerra terminata, e col solo scopo di dare anche alla Democrazia Cristiana una patina ‘resistenziale’, in modo da legittimarsi presso il movimento partigiano. (E qui, certo, un ‘macchiavellismo’ togliattiano potrebbe entrarci: un agente comunista che insegna ai democristiani come fare il ‘partigiano’, potrebbe aver avuto una sua logica politica interna, nel quadro politico definito a Jalta.)
Comunque restano i dubbi sugli orientamenti ideologici dell’ORI. Emanazione dell’intelligence anglo-statunitense, sembra improbabile che in Italia, gli agenti di orientamento marxista avessero ampia autonomia, visto che a guidare le operazioni clandestine vi erano uomini come Charles Poletti o James Jesus Angleton (il salvatore del principe Junio Valerio Borghese, comandante della X.ma MAS), dalle idee decisamente conservatrici.**
Alla luce delle considerazioni pro-indipendentismo italiano e delle calorose considerazioni del ‘partigiano americano’, si spiegano assai chiaramente svariate inizative ‘internazionali’ della sinistra diffusa posta alla ’sinistra del PD’, come la recentissima visita negli USA di Niki Vendola, leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, e speranzosa carta della rivincita di un’autoaffondata sinistra ex-marxista, ma sufficientemente filo-occidentale; oppure le iniziative dell’ANPI tese a screditare la Repubblica Islamica dell’Iran, riproponendo, magari con il patrocinio di qualche veterano della Brigata Ebraica dell’esercito inglese operante in Italia nel 1944-45, la propaganda atlantista sulla presunta lapidazione di Sakineh, le presunte ‘elezioni truffa’ iraniane e la ancor più presunta ‘straripante base popolare‘ del movimento golpista colorato di verde (dollaro) a Tehran.
Come attesta il ridicolo tentativo di ricostituire, negli anni 2000, sezioni dell’ANPI in territori e regioni che non sono mai stati ritenuti, prima di oggi, degni di comparire nella geografia resistenziale nazionale, si tenta un ritorno al passato, quando a forza di dare del Mussolini a Berlusconi, si riaffacciano i vecchi ricordi, quando si correva in bicicletta verso le basi segrete anglostatunitensi, per farsi arruolare in una guerra clandestina da condurre in Italia. Ieri la tragedia: si combatteva contro le varie milizie della RSI e le truppe della Wehrmacht. Oggi la farsa, ci si fa paracadutare per soprendere il nemico: Nicole Minetti, Mara Carfagna o Daniela Santanchè, sperabilmente con le mutande calate…
Solo che oggi, al contrario di ieri, i partigiani inneggiano al ‘camerata del 2000′ Gianfranco Fini e all’indipendenza dalla ‘Russia e dalla Libia‘.
Oppure fu così anche allora?

* Sul cui ruolo adombrano dubbi gravi anche storici della Resistenza. Vedasi L’ombra degli americani sulla Resistenza al confine tra Italia e Svizzera, di Franco Giannantoni.
** Max Corvo, invece, a dispetto di quel che si dice, era un democratico vicino a Henry Wallace, ciò politicamente posto alla sinistra di Roosevelt, oltre che un fiero oppositore di Fiorello Laguardia e della Bomba Atomica.

Alessandro Lattanzio, 22/11/2010

http://sitoaurora.xoom.it/wordpress/?p=641
 
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Mazurov
view post Posted on 24/11/2010, 00:57




Dacci oggi il nostro delirio quotidiano..
 
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Smersh
view post Posted on 24/11/2010, 18:47




CITAZIONE (Mazurov @ 24/11/2010, 00:57) 
Dacci oggi il nostro delirio quotidiano..

Se c'è qualcosa che non va, rispondi chiaramente. Argomenta. Sennò taci.
 
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2 replies since 23/11/2010, 21:58   147 views
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