La nostra Patria non deve morir

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perno
view post Posted on 24/11/2010, 12:57




Giovani Comunisti Torino 2.0 e Rivista Indipendenza presentano:
La nostra Patria non deve morir

Mercoledi 24 novembre 2010
Via Millio 64 - Torino

Ore 18: Commemorazione di Dante di Nanni (per tutti gli interessati contattateci [email protected])
Ore 19:30 Aperitivo Popolare
Ore 20:30 Dibattito - Resistenza: una linea spezzata

Ne discutiamo con
Valerio Gentili (autore del libro: la legione romana degli arditi del popolo)
Bruno Dal Bo (coautore del libro: Il Martinetto e dintorni 1943-45)
Eros Ricotti (Anpi)
Francesco Labonia (Rivista Indipendenza)
Dario Romeo (Rivista Indipendenza)
Daniele Cardetta (Fgci Torino)

Introduce e modera
Luca Mezzacappa (resp. rievocazione storica dei Giovani Comunisti Torino 2.0)

Garibaldi, brigate d'assalto, tu che sorgi dall'italo cuore,
per la patria, la fede e l'onore contro chi maledetto tradì.
Partigiano di tutte le valli, pronto il mitra, le bombe e cammina;
la tua patria travolta in rovina, la tua patria non deve morir.
Giù dai monti discendi alle valli se il nemico distrugge il tuo tetto; partigiano, impugna il moschetto, partigiano non devi morir.

Giovani Comunisti 2.0, per chi agisce con prospettiva socialista

Fonte: http://giovanicomunistitorino.blogspot.com...deve-morir.html
 
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LokiTorino
view post Posted on 25/11/2010, 11:45




Conferenza a dir poco eccezionale. E' stata interamente filmata, quindi credo che sarà visionabile a breve.
 
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rikycccp
view post Posted on 25/11/2010, 22:13




Qualche anticipazione?
 
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LokiTorino
view post Posted on 26/11/2010, 14:30




beh, bei discorsi, da parte di tutti.
A parte Valerio e Indipendenza, da cui era normale aspettarselo, pure l'ANPI e lo storico della Resistenza hanno parlato di cose interessanti.

Intanto lo storico ha ribadito la necessità di ribaltare l'assunto del Partigiano come "salito sui monti".
Le realtà metropolitane erano tante e molto operative e, almeno nelle zone delle operazioni Piemonte Ovest, i Comunisti erano più numerosi nelle formazioni urbane che non quelle di montagna.
Su una 40ina di morti ben 22 furono di Comunisti, la gran parte militari (in culo alla sinistronzitudine pacifistoide) e in città.

Il morto più giovane aveva 11 anni, colpito da un proiettile nel corso di un'operazione.
UNDICI ANNI!

Il Partigiano dell'ANPI ha detto invece una cosa molto interessante:
quando voi analizzate la Resistenza ne costruite un percorso storico-mitico che mi è alieno, un po' come quando ero io ragazzino e facevamo la stessa cosa con lo sbarco dei Mille che era avvenuto 60 prima.
Insomma, per il Partigiano, l'idea di Patriottismo era una scelta di necessità vissuta quotidianamente più che un ragionamento a tavolino, simbolico etc.
Per loro, che erano in Val Casotto, si sono trovati tutti Partigiani semplicemente perché sono arrivate le SS e hanno ammazzato 200 civili così, senza motivo.
Era ovvio che non potevi stare con loro se ti ammazzano il vicino di casa (se ti è andata bene).

Altro ragionamento interessante è quello relativo al fatto che i Comunisti hanno scelto un nome patriottico (Garibaldi) proprio nell'ora più buia (1936), quando il Fascismo era al massimo del consenso e stava vincendo la sua battaglia culturale nell'appiattire l'idea di Patria con l'idea di stato fascista. Insomma, un lavoro come dovremmo fare noi.
 
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perno
view post Posted on 24/12/2010, 12:04




Su Garibaldi XXI www.youtube.com/user/GaribaldiXXI oggi pubblichiamo gli interventi più rilevanti.
 
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babeuf
view post Posted on 25/12/2010, 17:24




www.youtube.com/user/GaribaldiXXI#p/a/u/1/cpU5qOE07PE

complimenti, modo divertente ed efficace di stare in piazza.
 
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5 replies since 24/11/2010, 12:57   215 views
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