Cappuccino, brioche e intelligence n°16: Wikileaks, l’attacco all’italia e il Cavaliere. Wikileaks

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Nick 81
view post Posted on 29/11/2010, 09:03




Cappuccino, brioche e intelligence n°16: Wikileaks, l’attacco all’italia e il Cavaliere.

Wikileaks promette di mandare in rete molti documenti riservati degli Usa riguardanti i paesi alleati. Probabilmente si tratterà di reports riservati dalle ambasciate (o delle stazioni Cia), dunque testi rigorosamente ufficiosi e destinati ad esclusivo uso interno, nei quali l’autore si lascia andare a considerazioni che mai farebbe in sedi ufficiali e fornisce informazioni confidenziali. Cose del tipo notizie su quella particolare azione ostile che gli Usa devono far finta di ignorare, o sul “vizietto” del capo di Stato straniero che si può ricattare, su quella particolare azione di condizionamento svolta dagli Usa per condizionare una determinata decisione di questo o quel paese la cui opinione pubblica assolutamente non deve conoscere e così via. Ma, soprattutto, da questo materiale si potrebbe risalire alle fonti dei servizi americani: alti ufficiali, grandi funzionari ministeriali, addirittura ministri. Insomma di che far tremare decine di poltrone in giro per il mondo ed, ovviamente, di che mettere quantomeno in forte imbarazzo l’Amministrazione americana.

Già, ma come mai documenti così delicati sono finiti nelle mani di un sito “free lance”? Si consideri che non si tratta di fogli sparsi ma di interi fascicoli e che questo avviene non una sola volta ma a getto continuo. In questi casi un governo si affretta a smentire la veridicità dei documenti (soprattutto se veri), inizia una azione di contrasto informativo sia per inibire il sito sia per tappare la falla da cui escono i documenti, magari mette in giro documenti falsi per confondere le acque, i suoi servizi iniziano azioni di disturbo verso il sito per isolarlo ecc. Qui, invece, l’azione di contrasto è apparsa assolutamente inconsistente e l’azione di Wikileaks continua indisturbata.

C’è abbastanza per capire che siamo di fronte ad una vera e propria operazione di intelligence, che parte dall’interno stesso dei servizi americani. Forse ai danni dei paesi alleati, forse si ratta di una polpetta avvelenata per destabilizzare l’Euro o per disinformare qualche paese terzo o forse addirittura di qualcosa contro lo stesso Presidente ed i vertici del servizio segreto da parte di una qualche frazione interna. Ne sappiamo troppo poco per sapere perchè ciò avviene ma abbastanza per capire che si tratta di una operazione di vasto raggio nella quale può finire nel tritacarne più di un paese, fra cui anche l’Italia.

Ma questo non significa che ci sia un piano specifico contro l’Italia, come si è affrettato a dire il Presidente del Consiglio, mettendo nel calderone Pompei, il caso Finmeccanica e la serie di scandali che sta sommergendo questo Governo più di quanto non facciano i rifiuti a Napoli, scaricando tutte le magagne del suo governo su un ipotetico complotto anti italiano. E per di più, senza dire da chi verrebbe questo complotto. Se i servizi gli hanno detto qualcosa lo avranno informato anche sulla provenienza del colpo ed allora perchè gettare il sasso e nascondere la mano?

Insomma pare una cosa abbastanza sgangherata ed evidentemente non credibile.
Una volta il Cavaliere queste cose le faceva meglio ed in modo più convincente; deve essere davvero in declino per fare operazioni così maldestre.
Ma forse la spiegazione è un’altra: l’evidentissima coincidenza con il preannuncio delle rivelazioni di Wikileaks che riguarderebbero anche il governo italiano. Non è che il Cavaliere, temendo qualche rivelazione particolare, stia buttando le mani avanti per non cadere?

Aldo Giannuli, 28 novembre ‘10
www.aldogiannuli.it/?p=1263
 
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Nick 81
view post Posted on 3/12/2010, 18:48




...non dire cazzate guzzanti!!!
 
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Nick 81
view post Posted on 6/12/2010, 08:46




Servi
pubblicato sul Fatto il 3 dicembre 2010

Che Silvio Berlusconi fosse «fatuo, vanesio, incapace, politicamente e fisicamente debole» e soprattutto «inutile» non c'era bisogno che ce lo venissero a spiegare gli americani, lo avevamo capito persino noi. Non è questa la cosa saliente. Ciò che è grave è che di fronte a questi insulti sanguinosi rivolti al nostro presidente del Consiglio, il Governo italiano non solo non abbia emesso un vagito, un raglio, non abbia fatto una piega, ma si sia affrettato a dichiarare per bocca del ministro degli Esteri, Franco Frattini, e del ministro della difesa, Ignazio La Russa, che «i nostri rapporti con gli Stati Uniti sono ottimi», mentre lo stesso Berlusconi, a capo un po' chino, accettava la classica e ipocrita pacca sulla spalla di una livida Hillary Clinton che lo gratificava come «il miglior amico dell'America». Servi, inguaribilmente servi, eternamente servi. Obbedienti a ogni desiderata degli americani, pronti a fargli da "palo" consentendogli di usare una delle tante basi che hanno nel nostro Paese per bombardare una grande capitale europea come Belgrado, una guerra contro l'Europa, per soprammercato l'Europa cristiana (governo D'Alema); a tenere 4000 militari in Afghanistan (governi Prodi e Berlusconi) nella guerra più stupida, più inutile, più vile e più infame che ci sia mai stato dato di vedere (il 40% dei ricoverati negli ospedali afgani sono bambini e non li hanno colpiti i Talebani ma i bombardieri americani); allineati sulla politica aggressiva degli Usa nei confronti dell'Iran di cui l'Italia è il primo partner commerciale europeo (governo Berlusconi). Siamo gli "utili idioti" degli americani e loro, mentre pubblicamente ci danno amichevoli pacche, sotto sotto ci disprezzano, che è la giusta sorte cui vanno incontro tutti i servi sciocchi.

Ma la questione non riguarda semplicemente l'Italia, riguarda l'Europa. È da quel dì che la "vecchia Europa", come la definì spregiativamente Donald Rumsfield, avrebbe dovuto prendere le distanze dall' "amico americano". Dal 1989. Prima l'alleanza sperequata con gli Stati Uniti era obbligata, perché solo gli americani avevano il deterrente atomico necessario per dissuadere l' "orso russo" dal tentare avventure militari in Europa Ovest. Questa difesa ci è costata un pedaggio pesantissimo. La Nato è stata lo strumento con cui gli Stati Uniti hanno tenuto soggiogata l'Europa, militarmente, politicamente, economicamente e alla fine anche culturalmente. Impedendo con ogni mezzo al Vecchio Continente di sottrarsi a questo giogo. Quando a metà degli anni '80 Germania e Francia tentarono di costituire un primo nucleo di esercito europeo dovettero rinunciarvi per diktat Usa. Ma ora questo pedaggio non ha più senso. Gli interessi americani non solo non coincidono più con i nostri, ma vi si oppongono. E l'unica cosa seria di questi dossier riservati riguardanti l'Italia è l'inquietudine americana per l'unica cosa seria che, più o meno consciamente, ha fatto Berlusconi in politica estera: il legame con Putin. Perché la Russia è indispensabile per un'Europa indipendente, anche se bisogna "turarsi il naso" davanti al genocidio ceceno. Il nemico dell'Europa non sta più in Europa. Il nemico sta oltreatlantico.

Adesso c'è la caccia all'uomo, a Julian Assange, con un pretesto qualsiasi. Non sappiamo chi sia Assange e cosa voglia, quel che è certo è che ha svelato gli "arcana imperi" e, fra le altre cose, ha dato il colpo definitivo alla credibilità delle democrazie le cui classi dirigenti ingannano l'ignaro cittadino facendo ogni giorno, ogni ora, sottobanco, l'opposto di ciò che affermano pubblicamente.

Massimo Fini
http://www.massimofini.it/index.php?option...ticoli&Itemid=2
 
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BIXIO*CV
view post Posted on 6/12/2010, 10:06




http://rischio-calcolato.blogspot.com/2010...ergetica-e.html

anche qui si mostra la bufala Wikileaks per quello che è.
 
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4 replies since 29/11/2010, 09:03   93 views
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