Tolkien l'antinazista

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Omnia Sunt Communia
view post Posted on 11/2/2011, 18:48




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CITAZIONE
Tolkien era stato tra quei filologi che avevano liberato dalle scorie del tempo lo spirito eroico nordico come genuino elemento poetico espresso dall’antica letteratura scandinava e anglosassone. Ma aveva anche visto quella riscoperta venire accolta da forze determinate a fondare un nuovo germanesimo, pronte a metterla al servizio di un ideale abominevole. L’idiosincrasia di Tolkien per i nazisti non nasceva infatti soltanto dalla sua evidente avversione nei confronti del razzismo, del militarismo e del totalitarismo, ma aveva anche un movente più intimo, espresso a chiare lettere in uno scritto privato dei primi anni Quaranta:

«Comunque in questa guerra io ho un bruciante risentimento privato, che mi renderebbe a 49 anni un soldato migliore di quanto non fossi a 22, contro quel dannato piccolo ignorante di Adolf Hitler [...]. Sta rovinando, pervertendo, distruggendo, e rendendo per sempre maledetto quel nobile spirito nordico, supremo contributo all’Europa, che io ho sempre amato, e cercato di presentare in una giusta luce.»

Il professore di Oxford non perdonò mai ai nazisti di essersi impossessati di ciò che più amava – la filologia germanica, l’epos nordico – e averlo trasformato in mito tecnicizzato a uso e consumo del suprematismo tedesco. Il Ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm rappresenta la critica radicale a uno dei pilastri culturali di quel neopaganesimo “eroico” emerso nella storia contemporanea e capace di segnarla indelebilmente. Una critica messa in campo con le armi del mestiere: la poesia e l’esercizio della filologia. Tuttavia fu solo attraverso la prosa e l’arte subcreativa – per usare un termine a lui caro – che Tolkien riuscì a spingersi oltre la dicotomia etica a cui era approdato.
Tolkien infatti era anche un grande narratore e rispose alla sfida dell’epoca più oscura partorendo un inedito eroe letterario. Un essere apparentemente innocuo e mite, con piedi grossi e villosi che non avrebbero mai potuto calzare stivali di cuoio per marciare a passo di parata verso gli orrori del XX secolo. In principio il piccoletto si sarebbe scavato la tana in un angolo nascosto della Terra di Mezzo. Via via, un po’ per volere e un po’ per forza, ne avrebbe guadagnato il centro, finendo per reggere su di sé i destini del mondo. Finché un giorno, dopo mille peripezie, avrebbe potuto dire: “Sono tornato”.
E’ tempo che anche il suo creatore venga restituito a se stesso.

E qui un articolo dei Wu Ming al riguardo: Tolkien, gli Arditi del Popolo e mamma li Volsci!. Sul forum ho aperto un topic nella sezione Storia e immaginario al riguardo.
 
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LokiTorino
view post Posted on 14/2/2011, 08:40




L'articolo di Wu ming, come già scritto su facebook, secondo me è una vera porcata di sinistra.
 
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babeuf
view post Posted on 14/2/2011, 16:02




Perchè?

CITAZIONE (LokiTorino @ 14/2/2011, 08:40) 
L'articolo di Wu ming, come già scritto su facebook, secondo me è una vera porcata di sinistra.

 
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LokiTorino
view post Posted on 15/2/2011, 12:35




Perché, essendo dentro il grande calderone di sinistra, non si rendono conto che l'operazione è solo marginamente quella di recupero simbolico.
Il grosso è quella di riorientamento del blocco progressista su tematiche (stati nazionali, sovranità, etc) abbandonate da anni.

Ovvero, non vanno a pescare il teschio per sottrarlo all'egemonia simbolica della destra, ma vanno a ripescare la patria socialista perché è una roba che la sinistra portava avanti e ora non fa più (per i motivi che in questo forum sono usciti parecchie volte).

Il culmine della cazzata è quando parlano della "decontaminazione dei concetti", veramente ridicoli. Non sono i concetti che vanno decontaminati, ma loro.
 
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BIXIO*CV
view post Posted on 15/2/2011, 21:37




CITAZIONE (LokiTorino @ 15/2/2011, 12:35) 
Perché, essendo dentro il grande calderone di sinistra, non si rendono conto che l'operazione è solo marginamente quella di recupero simbolico.
Il grosso è quella di riorientamento del blocco progressista su tematiche (stati nazionali, sovranità, etc) abbandonate da anni.

Ovvero, non vanno a pescare il teschio per sottrarlo all'egemonia simbolica della destra, ma vanno a ripescare la patria socialista perché è una roba che la sinistra portava avanti e ora non fa più (per i motivi che in questo forum sono usciti parecchie volte).

Il culmine della cazzata è quando parlano della "decontaminazione dei concetti", veramente ridicoli. Non sono i concetti che vanno decontaminati, ma loro.

Scusa marcè, puoi essere un po' più chiaro?
(misà che ho capito male)
 
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Nick 81
view post Posted on 16/2/2011, 08:29




da quello che ho capito io Wu Ming sostiene che in pratica a loro potrebbe pure andar bene un recupero dei simboli purché privati dei concetti di fondo... cambiamo i simboli della "sinistra" ma i concetti rimangono quelli che hanno guidato la "sinistra" fino ad oggi. L'operazione che starebbero facendo RASH e Patria Socialista sarebbe unicamente quella del recupero dei simboli e non dei concetti. Wu Ming dice: "Va bene cambiare i simboli ma rimaniamo cosmopoliti, pacifisti ecc. ecc.". Penso che Loki volesse dire questo
 
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LokiTorino
view post Posted on 16/2/2011, 08:44




Più o meno è quello che vogliono loro.
Wu Ming dice: prendiamo i simboli, ma facciamogli fare una quarantena al significato in modo da "depurarlo".

Ma se fai fare la quarantena all'onore che rimane se non le pink band?
 
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Omnia Sunt Communia
view post Posted on 20/2/2011, 10:23




Iniziativa veramente interessante. Tra i 50 e i 60 i partecipanti. Hanno parlato:

Valerio Gentili, che ha fatto una breve introduzione sul "furto" da parte di certa destra di simboli appartenenti al movimento operaio e marxista (e non solo);
Wu Ming 4, che ha fatto una panoramica esaustiva sul perchè l'Italia sia l'unico paese dove Tolkien venga visto come uno scrittore legato ad ambienti neofascisti, una breve spiegazione sul simbolismo e sul suo utilizzo da parte degli evoliani nello strumentalizzare Tolkien e infine una spiegazione molto chiara sul perchè Tolkien non abbia nulla a che spartire con i cosidetti "valori di destra" (si avvaleva spesso del saggio al riguardo di un certo Furio Jesi), vedi la retorica dell'onore a tutti costi, "la bella morte", il Führerprinzip ecc.
Roberto Arduini, anche se un pò meno brillantemente di Wu Ming 4 ha chiosato i vari punti affrontati in precedenza con riflessioni ed esempi direttamente dal libro.

Tutto questo ovviamente ribadendo più volte che Tolkien non ha assolutamente nulla a che spartire con la cultura marxista (era anzi un fervente cattolico), che nel Signore degli Anelli non vi è alcuna traccia di lotta di classe, e che l'obiettivo di queste iniziative deve essere di liberare Tolkien e non strumentalizzarlo a nostra volta.

L'intera iniziativa è stata trasmessa su Trapped In Society da quanto ho capito, quindi a breve potrebbe essere disponibile sul sito sottoforma di podcast.
 
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7 replies since 11/2/2011, 18:48   274 views
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