Ferrero a Pomigliano

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mat kava
view post Posted on 5/3/2009, 20:52




FIAT: FERRERO INCONTRA OPERAI POMIGLIANO, TASSARE I RICCHI
POL S41 S0A QBXO FIAT: FERRERO INCONTRA OPERAI POMIGLIANO, TASSARE I RICCHI (ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 5 MAR - «I milionari non sono pochi, come qualcuno vuol far credere, tant'è che nel 2007-2008, sono raddoppiati». Lo ha detto il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, nel corso di un incontro organizzato a Pomigliano d'Arco (Napoli), per discutere del futuro dello stabilimento Fiat campano. «Bisogna redistribuire il reddito dall'alto in basso - ha aggiunto - e questo va anche a vantaggio dei ricchi, perchè se gli operai non riescono ad arrivare a fine mese, non possono poi spendere soldi per acquistare auto». Per Ferrero occorre nazionalizzare la Fiat, e riconvertire la produzione in attività ecocompatibili: «Solo con una mobilità ecocompatibile - ha proseguito - legata all'innovazione, il settore nel nostro Paese può uscire dalla crisi, che si è creata per due motivi: per i tagli ai salari ed alle pensioni, e per la finanziarizzazione economica che ha provocato la speculazione finanziaria da parte di banche ed investitori, che hanno scelto questa strada, invece che investire nella ricerca». «Non è vero - ha concluso - che a tirare la cinghia nel momento di crisi debbano essere sempre i lavoratori. Adesso tocca a chi i soldi se li è accaparrati in questi anni, tassando i redditi che superano i 100mila euro». (ANSA). Y2W-DT 05-MAR-09 20:32 NNN
FINE DISPACCIO
 
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TupacaMauro
view post Posted on 6/3/2009, 10:40




Assemblea di massa con Ferrero e Rinaldini
06 marzo 2009
Alessandro Giardiello - Responsabile nazionale Partito nei luoghi di lavoro

http://www.mappadeiconflitti.org/2009/03/a...ro-e-rinaldini/

La rifondazione operaia parte da Pomigliano

Una straordinaria assemblea organizzata dal circolo Prc Fiat-Avio si è tenuta ieri sera a Pomigliano. La sala Borsellino riempita all’inverosimile da oltre 500 persone venute ad ascoltare Gianni Rinaldini e Paolo Ferrero.

A introdurre la riunione Antonio Santorelli, che ha sottolineato l’importanza dello sciopero del 27 febbraio, una vera e propria lotta di popolo con una partecipazione di massa.
Ha ribadito l’importanza di rimettere al centro una visione di classe, da Pomigliano e dal Mezzogiorno, ma anche la necessità di tenere uniti tutti i lavoratori del gruppo Fiat. “E’ inaccettabile che a Pomigliano non si lavori mentre in alcuni stabilimenti si fanno gli straordinari.” Ha citato la proposta dell’auto ecologica avanzata dal circolo delle fabbriche di Pomigliano in collaborazione con alcune compagne di Lega Ambiente e ha concluso sulla proposta di nazionalizzazione della Fiat se questa dovesse mettere in discussione anche un solo posto di
lavoro. Santorelli ha poi chiesto a gran voce lo sciopero regionale campano di Cgil-Cisl-Uil e di tutto il gruppo Fiat con manifestazione a Torino.
Hai poi preso la parola un giovane lavoratore precario, Antonio Buonomo, che solo tre giorni fa ha ricevuto una lettera di licenziamento dall’azienda. Non è riuscito a trattenere l’emozione quando ha raccontato ai presenti, che per tre anni dopo essere stato un “operaio modello”, lavorando al 100%, mai una malattia, mai un rifiuto alle richieste dei capi è stato gettato via dall’azienda come un ferro vecchio. Il suo grido di dolore ha scosso profondamente la sala generando un clima di solidarietà e un sentimento di ancor più forte convinzione e determinazione a continuare la lotta. E’ stata poi la volta di Mario di Costanzo, della segreteria della Rsu della Fiat di Pomigliano che in un passaggio ha detto:” Noi vogliamo essere protetti dallo Stato perchè siamo la parte sana di questa società…”. Dopo di lui Massimiliana Piro, compagna del circolo universitario del Prc e del comitato scientifico di Lega Ambiente che ha illustrato la proposta dell’auto ecologica che è già stata avanzata in un articolo su Liberazione: “una proposta che partendo dalle conoscenze dei
lavoratori, si propone di fuoriuscire dall’Apti (Auto Termica a Proprietà Individuale), per andare verso un nuovo prototipo di auto elettrica, comiugandolo al progetto pilota di una stazione di ricarica per auto elettriche mediante pannelli solari, già esistente e installato oggi in un parcheggio di Palermo. La Fiat di Pomigliano potrebbe, quindi produrre minibus e taxi elettrici a tariffa ridotta
con cui innovare l’intero parco minibus e taxi del Mezzogiorno…” Ha poi preso la parola Antonio di Luca, operaio Fiat: “Lo sciopero generale di Pomigliano ha messo insieme forze che da anni non s’incontravano intorno ad obiettivi comuni… Rivedere due segretari (Ferrero e Rinaldini) insieme per un obiettivo comune, pur nelle singole autonomie, è un segnale importante per tutti noi. Perchè dice della consapevolezza che siamo a uno snodo politico cruciale per il nostro paese. E dice anche della volontà del nostro partito di ritornare nei territori, nei luoghi del conflitto. Per ricostruire con l’identità sociale un più diffuso radicamento nel
mondo del lavoro…La nostra area, pur profondamente degradata, ha grandi risorse produttive e culturali. Basti considerare l’Elasis, che con i suoi circa mille dipendenti è all’avanguardia ed è satura di progetti…Bisogna rilanciare con interventi statali lo stabilimento di Pomigliano a partire dalla sostenibilità ambientale delle nostre produzioni.”

E’ stata poi la volta di Gianni Rinaldini, un intervento articolato per certi aspetti sofferto il suo, incoraggiato a più riprese da una sala che lo seguiva con grande attenzione e lo ha interrotto con alcuni tra gli slogan più quotati nello sciopero di venerdì scorso (Pomigliano non si tocca la difenderemo con la lotta, la gente come noi non molla mai…). Il segretario della Fiom ha ricordato che: “dall’industria dell’auto dipendono complessivamente 1 milione di lavoratori in Italia, perchè
la Fiat non è solo auto, è movimento terra, macchine agricole, componentistica. ecc… Noi chiediamo la proroga della Cig ordinaria che deve passare
dalle 52 settimane almeno al raddoppio (104 settimane) con la copertura all’80% del salario… perchè in molte realtà la Cig nei prossimi mesi si esaurirà. C’è un problema generale perchè la crisi è la più seria dal ‘29. E’ la stessa sopravvivenza dell’auto che è a rischio in Italia, non è solo Pomigliano e Marchionne che ha fatto
delle dichiarazioni vergognose sul futuro di Pomigliano ha subito aggiunto che come in Francia anche il governo italiano potrebbe mettere a disposizione oltre agli incentivi, 6 miliardi di euro di finanziamento all’industria dell’auto. Senza offrire garanzie ai lavoratori. Allora noi chiediamo che scenda in campo la proprietà, la famiglia Agnelli che di liquidità ne ha e come e soprattutto chiediamo
che i soldi pubblici non siano a fondo perduto ma si trasformino in quote di proprietà pubblica a garanzia dei lavoratori… l’accordo con la Chrysler non è risolutivo della crisi Fiat. Non c’è dunque il problema solo di uno stabilimento ma il rischio è che non ci sia più un’industria dell’auto in Italia e non c’è esiste un solo paese avanzato dove non c’è un’industria dell’auto…”
Rinaldini ha poi chiesto un intervento pubblico qualificato e ha annunciato la convocazione di una manifestazione di tutto il settore auto da farsi quanto prima… “molti possono lavorare per dividere i lavoratori (ricordo la lotta di Termini del 2002), l’unità è fondamentale e non deve assolutamente venir meno”.
Un altro compagno della Fiat, Aniello Niglio ha parlato contro l’autoritarismo: “non si era mai visto un livello di repressione come quello che si è scatenato contro di noi o i lavoratori dell’Innse di Milano. Questo dopo che abbiamo sopportato per due mesi, durante la “cura Marchionne” una vera e propria sospensione dei diritti
sindacali. Una repressione che attraversa tutta la società come dimostrano i recenti fatti di Bergamo. E ora arriva anche il vergognoso attacco al diritto di sciopero…”.
Hai preso poi la parola Michele Apuzzo, lavoratore dell’Atitech, azienda del gruppo Alitalia, che rivolgendosi ad Antonio Santorelli ha detto: “Noi siamo stati sconfitti Antonio perchè quando qualche anno fa hanno tolto all’Avio le revisioni dei motori dell’Alitalia, mentre voi lottavate a morte noi andavamo a lavorare, perchè intanto
continuavamo a percepire uno stipendio. E’ tutta lì l’origine della nostra sconfitta, allo stesso modo oggi verrà sconfitta la lotta alla Fiat se non si crea un fronte di lotta ampio e articolato. Io sono del SdL e spesso critico la Fiom e Rifondazione, ma una cosa devo dirla, questo rimane l’unico partito con il quale puoi essere
critico finchè ti pare, ma dove ancora i lavoratori possono discutere. E una cosa voglio dirla: non solo è giusta la proposta avanzata da Santorelli della nazionalizzazione, ma aggiungo che se domani io perdo il posto di lavoro non resterò inerme in mezzo a una strada, privando i miei figli di un futuro, piuttosto assalteremo i supermercati ma di certo non staremo a guardare mentre ci tolgono il pane di bocca”.
Dopo il saluto di Antonio di Maio, della segreteria del circolo territoriale di Pomigliano, in un clima elettrico e carico di tensione emotiva (nessuno se ne è andato dalla sala per oltre due ore nonostante ci fossero oltre 200 persone in piedi) ha preso la parola per le conclusioni Paolo Ferrero. Il segretario del Prc ha esordito dicendo che ” è inaccettabile che si perda anche un solo posto di lavoro, per cui se il padrone non è in grado di garantirli, glielo dobbiamo imporre noi, investire nella ricerca, rimodellare la mobilità nelle città, se l’industria dell’auto è satura
allora va fatta una riconversione ambientale, concordo al 100% con le cose sostenute dalla compagna che è intervenuta, c’è bisogno di un intervento pubblico nell’economia, per riconvertire in chiave ambientale la produzione, se è necessario per questo la nazionalizzazione del gruppo Fiat allora si faccia la nazionalizzazione del gruppo Fiat…
Il governo sta facendo tre cose: mette i soldi per i banchieri, prova a mettere i lavoratori gli uni contro gli altri per provocare una guerra tra poveri, reprime con le manganellate le lotte sociali, una cosa che in queste proporzioni non si vedeva da molto tempo… Ma c’è un problema, che è la ragione per cui abbiamo perso
all’Alitalia, il senso comune dei lavoratori, che pensavano in molti casi che l’Alitalia era un buco nero e forse lo era anche per colpa dei lavoratori… Noi dobbiamo denunciare le responsabilità invece che hanno i padroni, i banchieri, che sono i veri responsabili della crisi. Perchè se non si individuano i veri responsabili della crisi allora questa viene vista come una calamità naturale e così siamo
finiti. Per questa crisi devono pagare i padroni, i milionari che sono raddoppiati in questi anni, va ristabilita la tassa di successione, la patrimoniale e la tassazione delle rendite. Il partito si impegnerà a fondo in questa vertenza. Noi ci siamo a
Mirafiori a Termoli, a Melfi, a Cassino. Dobbiamo offrire una risposta complessiva alla crisi e fare un intervento politico, sindacale e di discussione individuale nei bar, nelle piazze, un intervento a tutto tondo. L’idea liberista che si potesse rilanciare l’economia con la speculazione, l’uscita dalla produzione, la precarietà e i bassi salari è un’idea che viene sostenuta dall’intero arco parlamentare, ma
non per questo smette di essere sbagliata. Abbiamo ragione noi e dobbiamo diffondere questa idea e questo spirito ovunque siamo in grado di farlo per creare un nuovo senso comune che questa crisi di per sè contribuisce a far emergere con forza…” L’intervento di Ferrero è stato interrotto ripetutamente da applausi e
sono stati molti i compagni che uscendo dalla sala si sono complimentati con gli organizzatori di questa riunione, dicendo che era almeno 10 anni che a Napoli non si vedeva una riunione così, che è questa la strada che il partito deve intraprendere per riconnettersi col sentire comune degli operai e della nostra gente che in questi anni ci ha voltato le spalle e aveva smesso di credere in noi. Quella svolta a sinistra auspicata a Chianciano e che fatica ad affermarsi in molti territori, ieri sera a Pomigliano si è mostrata in tutto il suo splendore. E’ grazie all’irrompere della classe operaia, splendidamente rappresentata dai compagni del circolo delle fabbriche di Pomigliano che la nuova Rifondazione può prendere corpo.

Per quanto ci riguarda non avevamo dubbi, in questa vertenza siamo stati al fianco dei lavoratori fin dal primo giorno e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nell’entusiasmo generale alla fine della riunione gli unici musi lunghi erano quelli di qualche assessore a cui per una volta è stata negata la passerella.

Una volta tanto i protagonisti erano gli operai.

E’ così sia… e continui ad essere anche in futuro.
 
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catartica
view post Posted on 6/3/2009, 12:03




CITAZIONE (TupacaMauro @ 6/3/2009, 10:40)
Hai preso poi la parola Michele Apuzzo, lavoratore dell’Atitech, azienda del gruppo Alitalia, che rivolgendosi ad Antonio Santorelli ha detto: “Noi siamo stati sconfitti Antonio perchè quando qualche anno fa hanno tolto all’Avio le revisioni dei motori dell’Alitalia, mentre voi lottavate a morte noi andavamo a lavorare, perchè intanto
continuavamo a percepire uno stipendio. E’ tutta lì l’origine della nostra sconfitta, allo stesso modo oggi verrà sconfitta la lotta alla Fiat se non si crea un fronte di lotta ampio e articolato. Io sono del SdL e spesso critico la Fiom e Rifondazione, ma una cosa devo dirla, questo rimane l’unico partito con il quale puoi essere
critico finchè ti pare, ma dove ancora i lavoratori possono discutere.

CITAZIONE
L’intervento di Ferrero è stato interrotto ripetutamente da applausi e
sono stati molti i compagni che uscendo dalla sala si sono complimentati con gli organizzatori di questa riunione, dicendo che era almeno 10 anni che a Napoli non si vedeva una riunione così, che è questa la strada che il partito deve intraprendere per riconnettersi col sentire comune degli operai e della nostra gente che in questi anni ci ha voltato le spalle e aveva smesso di credere in noi.

Molto bene. Mi fa piacere inoltre che il partito sia propositivo, che non si limiti a protestare ma offra delle ricette alternative. Non so se siano giuste, ma in questo caso c'è uno sforzo che in altre occasioni non ho visto. Questa è la strada.
 
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red flag
view post Posted on 6/3/2009, 19:08




felice di vedere di nuovo dopo tanto rifondazione che si unisce alla lotta degli operai in maniera vera e non di immagine.chissà che non sia l'inizio di una rinnovata fiducia operaia verso il principale partito di sinistra in italia,la strada è quella giusta ma è lunga
 
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lisergic
view post Posted on 6/3/2009, 20:27




Intanto i TG riportano l'iniziativa di Di Pietro a Pomigliano. Della nostra, nulla.
 
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Mattia_92
view post Posted on 6/3/2009, 20:34




che tra l'altro dalle foto si vede che c'era più gente per ferrero e rinaldini...

ma ormai non ci si stupisce più di niente (anche se varrebbe la pena di mandarli qualche mail a questi stronzi).
 
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Profnik
view post Posted on 6/3/2009, 20:40




CITAZIONE (lisergic @ 6/3/2009, 20:27)
Intanto i TG riportano l'iniziativa di Di Pietro a Pomigliano. Della nostra, nulla.

consolati col fatto che han mandato + volte ferrero a blob..
 
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Lavrentij
view post Posted on 7/3/2009, 01:22




cazzo davvero la puntata di oggi di Blob praticamente era su Ferrero
 
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red flag
view post Posted on 7/3/2009, 23:21




ormai di pietro lo seguono ovunque e presonalmente la cosa mi irrita assai!!!solo perchè sembra l'unico a fare opposizione mo lo glorificano per cose che magari hanno già fatto altri!!!personalmente la visita di ferrero mi sembra più sincera perchè rifondazione a differenza dell'italia dei valori ha quasi sempre appoggiato il movimento operaio,di pietro lo fa per conquistare un'elettorato nuovo per lui
 
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Comandante Carlos
view post Posted on 9/3/2009, 22:43




Impariamo dagli operai di Pomigliano, ricominciamo dal lavoro
Lunedì 09 Marzo 2009 11:56 redazione
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Di Beniamino Simioli*

Come era ampiamente prevedibile le conseguenze della crisi del capitalismo neoliberista sono drammatiche. Chi in questi anni ha guadagnato più del dovuto, ora pretende non solo di socializzare le perdite, ma anche di scaricare tutti gli effetti nefasti della crisi sui lavoratori, sui pensionati, sui disoccupati e sulle fasce più deboli della società. In un contesto sociale simile i conflitti aumentano e lo scontro di classe si fa sempre più duro. In quest’ottica si può anche facilmente capire come alcuni provvedimenti assunti dal governo (per fare un esempio, la norma antisciopero) si inseriscono in un disegno più ampio che ha come fine quello di eliminare, o comunque di limitare e indirizzare, il conflitto.



In una situazione generale certamente non positiva, la condizione dello stabilimento Fiat di Pomigliano è particolarmente critica. Operai che hanno sempre lavorato al massimo delle loro possibilità, per un salario che garantiva la sola sopravvivenza, ora vedono concretizzarsi la perdita del loro posto di lavoro, sperimentando sulla propria pelle quanto possa essere feroce e brutale la morsa del capitale. I lavoratori di Pomigliano però non si sono arresi, non sono rimasti immobili di fronte alle parole piene di indifferenza e arroganza del signor Marchionne, che nonostante sia stato considerato a lungo come l’uomo della provvidenza dalla maggioranza delle forze politiche, riesce soltanto a chiedere finanziamenti allo Stato. Gli operai di Pomigliano (con il contributo concreto dei compagni del circolo PRC presente in fabbrica) hanno iniziato la loro lotta e, forse proprio perché non hanno abbassato la testa, è arrivata la repressione, sono arrivate le cariche della polizia, ma neanche questo ha fermato i lavoratori in lotta. Così, tra un picchetto e l’altro, gli operai, insieme al sindacato, hanno organizzato lo straordinario sciopero del 27 Febbraio, che ha portato migliaia di persone nelle strade di Pomigliano, e che ha visto anche la partecipazione del nostro Partito. Nonostante l’ottima riuscita dello sciopero, nessuno si è però fatto illusioni. Ogni singolo lavoratore, qualche istante dopo la conclusione della manifestazione, era ancora più convinto della giustezza della strada intrapresa, ma anche perfettamente cosciente delle difficoltà tutt’altro che superate. Il 5 Marzo anche il nostro segretario nazionale ha sentito la necessità di manifestare la solidarietà e la vicinanza sua e di tutto il Partito, alla lotta dei lavoratori di Pomigliano, partecipando ad un’assemblea con gli operai, organizzata dai compagni del circolo PRC “Fiat Auto-Avio”, in cui era presente anche il segretario generale della FIOM, Gianni Rinaldini. Ferrero è intervenuto in una sala gremita di gente, indicando le soluzioni per uscire dalla crisi, e cioè una vera redistribuzione della ricchezza, l’ampliamento e il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, la pretesa che non ci siano licenziamenti, un produzione che possa essere più rispettosa dell’ambiente, non riducendo i posti di lavoro, ma aumentandoli. Naturalmente il segretario ha anche specificato che per raggiungere tali obbiettivi è necessario rompere la cappa di consenso che c’è intorno al governo e mantenere la massima unità tra i lavoratori, sottolineando che Rifondazione deve avere proprio questo compito, essendo parte attiva di ogni conflitto. All’assemblea hanno preso la parola tantissimi operai, ognuno portatore della propria storia personale e perfettamente consapevole della durezza della lotta e della chiara intenzione del governo di scatenare una guerra tra poveri. Proprio per questo, infatti, la totalità degli interventi richiamava all’unità dei lavoratori, precisando che solo così si può vincere.

Ed è proprio guardando Pomigliano e suoi operai che si capisce che è proprio da questo popolo (gli operai e i lavoratori in generale) che il nostro Partito deve ricominciare. Nonostante gli errori commessi, la nostra gente è disposta a darci ancora una possibilità. Non possiamo deluderla ancora.

*Membro del CPF di Napoli

http://www.sinistracomunista.it/index.php?...oro-&Itemid=176
 
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Comandante Carlos
view post Posted on 11/3/2009, 21:53




Micidiale questa testimonianza.....

 
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10 replies since 5/3/2009, 20:52   428 views
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