Inconsistente elemosina, e giù tutti contro Ferrero, La campagna mediatica contro il segretario in merito alla proposta Franceschini

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lisergic
view post Posted on 14/3/2009, 11:11




Il caso: Qualche giorno fa Franceschini propone che coloro che guadagnano sopra i 120 mila euro diano una tantum a favore delle fasce meno abbienti. Una proposta che se da un lato può essere forte dal punto di vista mediatico, da quello contenutistico non serva a niente, visto che non è certamente con queste sottigliezze che si esce dalla drammatica crisi che è in corso. Il nostro segretario Ferrero riprende tale concetto, e definisce la proposta Franceschini "inconsistente elemosina" e che in realtà se si vuole fare qualcosa in questo senso sarebbe molto più utile "l'aumento strutturale (e non una tantum) delle aliquote per i redditi sopra i 70.000 euro", "l'aumento della tassazione delle rendite finanziarie, utilizzando il provvedimento approvato dal governo Prodi nella scorsa legislatura e bloccato in parlamento dal capogruppo del Pd (Dario Franceschini ndr)", "l'introduzione della tassa di successione per i patrimoni al di sopra dei 500.000 euro", "l'introduzione di una tassa patrimoniale per i patrimoni al di sopra dei 500.000 euro".

Conseguenze: sono due giorni che stampa e PD strumentalizzano la nostra posizione, con i grandi giornalacci che paragonano la posizione di Ferrero a quella di Berlusconi, omettendo però chirurgicamente le proposte alternative del compagno segretario, e riprendendo così la teoria, già abbondandemente usata durante il governo Prodi, di far apparire il PRC agli occhi dell'opinione pubblica come il partito che si oppone a tutto ma che non propone mai niente. Nel contempo, per rafforzare la propria ala politica (il PD...), Repubblica lancia uno dei suoi soliti pseudo sondaggi ultrademagogici in cui la proposta di Franceschini ottiene un consenso bulgaro (vorrei proprio vedere come si fa a rispondere no ad una domanda del tipo "Sei d'accordo che i ricchi diamo un contributo per il sostegno ai poveri?").

C'è solo una cosa che mi conforta in tutto questo. Se c'è tanto astio nei nostri confronti, se ritornano ad essere in auge le campagne denigratorie che radicalizzano e caricaturizzano le nostre posizioni, vuol dire che, poco poco, torniamo a fare un po' di paura...
 
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KowalskyPOL
view post Posted on 14/3/2009, 11:14




principio base della pubblicità: non è importante di come se ne parla, ma che se ne parli
 
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lisergic
view post Posted on 14/3/2009, 11:18




Cito da Repubblica (non so se c'è il link, quello che riporto io è la versione pdf della rassegna stampa giornaliera del PRC):

"E sono sorrisi quando il leader del PD accomuna il premier e il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero. Entrambi dopo la sua proposta sulla tassa di solidarietà, lo hanno accusato di voler elargire elemosina. E lui replica così: "Delle due l'una: Berlusconi si è spostato a sinistra o Ferrero a destra."

 
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Comandante Carlos
view post Posted on 14/3/2009, 11:26




CITAZIONE (KowalskyPOL @ 14/3/2009, 11:14)
principio base della pubblicità: non è importante di come se ne parla, ma che se ne parli

Esatto, è la politica che guida programmi come Mai dire grande fratello
 
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PRC-Enna
view post Posted on 14/3/2009, 15:24




credo che almeno questo la gente l'abbia capito, cioè che c'è differenza tra una cosa strutturale e un contributo una tantum. Almeno si spera
 
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lisergic
view post Posted on 14/3/2009, 16:57




CITAZIONE (PRC-Enna @ 14/3/2009, 15:24)
credo che almeno questo la gente l'abbia capito, cioè che c'è differenza tra una cosa strutturale e un contributo una tantum. Almeno si spera

Non ne sono per niente sicuro.
 
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KowalskyPOL
view post Posted on 14/3/2009, 17:06




a proposito

CITAZIONE
Paolo Ferrero è on line.
Le risposte ai nostri lettori


L'argomento riguardava Dario Franceschini e la sua proposta di tassare, una tantum, i redditi più alti. Ma nel mirino è finito soprattutto Paolo Ferrero. Molti dei post inviati a commento del nostro articolo sulla proposta Franceschini, infatti, se la sono presa con il segretario del Prc e con le critiche da lui rivolte al collega segretario del Pd. Per l'occasione, gli internauti del “manifesto”, hanno coniato un brillante neologismo - “benaltrismo” - per definire l'abitudine a disprezzare ogni piccolo passo impugnando la necessità di fare molto di più: “ben altro”, appunto. Inevitabile, dunque, chiedere anche al leader del Prc, oltre che a quello del Pd, di rispondere direttamente alle critiche. Ferrero ha risposto subito. Fanceschini è titubante, ma lo attendiamo fiduciosi.
Cosa risponde Paolo Ferrero a Roberto Grienti, che per criticare Ferrero risale addirittura al Lenin secondo cui “tutto ciò che riusciamo a strappare alla borghesia lo pigliamo come acconto di quanto ci è dovuto”? A mettere in discussione Lenin, il segretario di Rifondazione comunista non ci pensa neppure. Però precisa: “L'elemosina è meglio di un calcio nello stomaco ma la pesantezza della crisi è tale che, se anche una proposta di questo tipo fosse realizzata, avrebbe effetti limitati. All'origine della crisi c'è la cattiva distribuzione del reddito.Per uscirne è necessario proporre misure continuative e non la solita 'una tantum'. Essere solidali con i più poveri non basta”.
Ma sul leader rifondatore piovono accuse ben più pesanti, prima fra tutte quella di essere stato succube di Padoa Schioppa e “della scellerata politica antipopolare del governo Prodi”. La risposta, qui, è immediata: “Ho sempre contrastato le politiche di liberismo moderato del governo, tant'è che non ho votato il Dpf , nemmeno quello del 2006. Ma ci tengo anche a sottolineare che non è vero che Rifondazione, come dice qualcuno, si è pronunciata contro il salario sociale ai disoccupati. Al contrario: l'abbiamo riproposto. E tuttavia, almeno in parte, condivido la provocazione implicita nell'accusa: la nostra partecipazione al governo Prodi è stata fallimentare proprio perché non siamo riusciti a far rispettare il programma e dunque a ottenere risultati concreti”.
Fede (si firma così) giura di “non capire” Ferrero: “Non gli è bastata la batosta elettorale? Devono sempre rilanciare perchè loro sono 'veramente' di sinistra? Questo è il modo per ricevere il massimo consenso con una richiesta popolare ma non troppo onerosa. Ma a noi di sinistra ci fa veramente schifo vincere?”. “Ma Berlusconi – risponde Ferrero - ha fatto il contrario”. Il contrario? “Certo, ha fatto cose molto più radicali, dalla legge 30 al federalismo alla demolizione del contratto nazionale di lavoro. Berlusconi si muove in modo più radicale e, sul terreno minimalista, vince perché non c'è differenza tra la proposta di Franceschini e la 'social card', neanche dal punto di vista quantitativo. Lo voglio ripetere: sulla gestione minimalista della crisi vince Berlusconi perché è il più radicale. Quanto alla batosta elettorale, secondo me è derivata dal non essere riusciti a portare a casa nulla nei venti mesi del governo Prodi”.
Sia chiaro, c'è anche chi, come Ida, concorda con la tesi di fondo del segretario di Rifondazione: “Anch'io sono convinta, come Ferrero, che sono indispensabili riforme strutturali”. Però, aggiunge, “ci sta cadendo addosso qualcosa di talmente grande e spaventoso che qualunque misura va bene. Quella di Franceschini “in fondo è una proposta che toglie ai ricchi per dare ai poveri”. Insomma, come commentava Alberto Piccinini, sulle pagine del manifesto di oggi, “E' finito il tempo del benaltrismo”. Benaltrismo? E che vuol dire? Lo spiega, tra gli altri, Guido: “Bravo Ferrero, continua così, 'il problema è un altro', bisogna sempre sentirsi più a sinistra degli altri, oltre, nel blu dipinto di blu”. Ma Ferrero si sente almeno un po' 'benaltrista'? Proprio no: “Io penso solo che bisogna porre in modo radicale il tema della redistribuzione del reddito, magari ottenendo risultati limitati ma avendo sempre chiara la grandezza del problema. Questo voi lo chiamate 'benaltrismo'?” Scusi segretario, ma per una volta siamo innocenti: il termine l'hanno coniato i nostri lettori.
Neologismi a parte, c'è davvero una differenza rilevante tra quel che fa la Rifondazione di Ferrero e la proposta del segretario piddino? In fondo, chiede Adolfo Miglio, “cosa voleva fare lui di diverso con la vendita del pane ad un prezzo politico?” . “In quell'iniziativa – risponde il segretario di Rifondazione comunista – giocava un principio di organizzazione popolare di tipo mutualistico. Il mutualismo sta assieme e non al posto delle lotte radicali per il reddito e per il potere. Se domani la proposta di Franceschini venisse approvata ci troveremmo di fronte a un fatto positivo e non negativo. Però sempre di elemosina si tratta, perché dietro quella proposta manca una piattaforma di redistribuzione strutturale del reddito. Per amore di cronaca vorrei, inoltre, aggiungere che anche noi proponemmo la tassazione delle rendite finanziarie. Un provvedimento che il governo Prodi aveva approvato, ma che proprio Franceschini bloccò in aula quando era capogruppo del Pd”.
Non sarà che Ferrero teme – come scrive Gianni 46 – che il Pd diventi di sinistra? Macché: “Io spero che il Pd diventi di sinistra e che, ad esempio, appoggi la Cgil per difendere il contratto nazionale di lavoro che vale un po' di piu di 500 milioni di euro”.
L'ultima provocazione arriva da Carlo M. : “Ferrero è contrario alla proposta? Che dire? Anche Berlusconi è contrario. Del resto Ferrero era quello che da ministro manifestava contro il proprio governo...”. A provocazione secca, risposta secca: “Non ho mai manifestato contro il governo. A differenza di Mastella e di Fioroni. Resto tuttavia convinto che se durante quel governo ci fossero stati più scioperi e più manifestazioni sindacali forse sarebbe andata meglio”.
La parola, se vuole, a Franceschini.

http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/articolo/587/
 
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mat kava
view post Posted on 15/3/2009, 02:29




"Per l'occasione, gli internauti del “manifesto”, hanno coniato un brillante neologismo - “benaltrismo” - per definire l'abitudine a disprezzare ogni piccolo passo impugnando la necessità di fare molto di più"

Analisi secca:

A. Il termine esiste da anni, se gli internauti del manifesto se ne accorgono ora è perchè (macchesorpresa) vivevano evidentemente in un altro mondo.

B. Il Manifesto si è DECISAMENTE spostato a destra. Zio fa, nel 2001 Rifo faceva schifo perchè non era abbastanza di sx, ora parlano di benaltrismo.. BENALTRISMO!!!!!
Ma si sparassero porco zio.. Pure la svolta governista..
 
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7 replies since 14/3/2009, 11:11   129 views
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